Relazione extraconiugale, la mia amante sa che sono single. Rischio un reato?

Oggi bisogna stare attenti non solo a non farsi scoprire dalla moglie, ma anche dall’amante. Il passo dalla bugia al reato è veramente breve

di Avv. Francesca Albi*
L'avvocato del cuore
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“Caro Avvocato, mi chiamo Marco e sono sposato. Da circa un anno ho iniziato una relazione extraconiugale con una donna alla quale ho detto di essere single. Mi dica, rischio qualcosa se continuo a mentire alla mia amante? Fingersi single potrebbe configurare un reato?”

 

Tutti noi conosciamo bene le commedie all’italiana nelle quali l’uomo fedifrago si finge single per carpire i “favori” di un’altra donna o di un uomo. Ebbene: questo non succede solo nei film. Il maschio italiano è sempre stato portato a tradire e, con il tempo, ha perfino affinato le proprie tecniche. È un fedifrago incallito.

Se è vero però che è piuttosto semplice togliersi la fede dal dito e fingersi non impegnato, ci vuole anche una certa bravura nel non farsi scoprire dal coniuge. Oggi però, dopo la sentenza 34800/2016 della Cassazione, bisogna stare attenti non solo a non farsi scoprire dalla moglie, ma anche dall’amante.

Infatti, gli Ermellini con la sentenza citata sono tornati a bacchettare il maschio italico condannando un uomo per il reato di «sostituzione di persona» ai sensi dell’articolo 494 del codice penale, per essersi finto libero di stato, ingenerando nell’amante la convinzione che l’avrebbe sposata. Infatti, la fattispecie delittuosa ex. art. 494 c.p. punisce fino a un anno colui che “al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio….induce taluno in errore sostituendo illegittimamente la propria a l’altrui persona attribuendo a sé o ad altri un falso nome o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici”.

Dunque, integra il reato il comportamento di colui che negli anni si è attribuito il falso stato libero (separato, divorziato o non legato da matrimonio concordatario) per avviare o mantenere una relazione affettiva. Però per incorrere nel reato non basta illudere il partner facendogli credere di essere liberi da altri legami, ma si deve anche cercare un’utilità.

Le più recenti sentenze considerano “utilità” non solo il vantaggio economico, ma anche quello sessuale o affettivo. In altre parole, anche simulare di non essere sposati pur di stare con un’altra donna può costituire un’utilità. A ben vedere in un modo o nell’altro, il «vantaggio o la convenienza» con l’amante ci sono quasi sempre. Quindi, caro Marco, fai attenzione perché non solo rischi che tua moglie ti scopra e di conseguenza chieda la separazione con addebito - nonché l’eventuale risarcimento del danno morale e patrimoniale - ma anche la tua amante, grazie a questa pronuncia potrà vendicarsi denunciandoti per sostituzione di persona.

Cari fedifraghi, tenete gli occhi aperti perché ora anche le vostre amanti potrebbero portarvi in Tribunale e il passo da una semplice bugia al reato è veramente breve.

Studio Legale Bernardini de Pace*