A Kabul di scena il male dei talebani
Un soldato morto – 3.600 in 20 anni, di cui 54 italiani - per portare la democrazia in Afghanistan vale 100 euro e un pezzo di terra
Barbari, infidi, nemici della democrazia e dell’Occidente, i talebani organizzano a Kabul una cerimonia per celebrare i kamikaze, considerati dei martiri, offrendo ai familiari 100 euro e un pezzo di terra come ricompensa. Tanto simbolicamente vale il sacrificio dei circa 3.600 soldati della coalizione di 51 Paesi uccisi, tra cui 2.400 americani e 54 italiani, che dall’ottobre 2001 all’estate scorsa hanno colà partecipato alle missioni militari. L' Afghanistan aveva vissuto nell’ultimo ventennio un' importante modernizzazione, adesso vige il terrore. Le donne vengono respinte nel peggior Medioevo, con il ministero degli Affari delle donne che è stato malignamente sostituito con quello della Diffusione della virtù e la prevenzione del vizio, e le scuole secondarie che possono essere frequentate solo dai ragazzi (ma la recente protesta di questi ultimi potrebbe costringere il regime a rinunciare a tale provvedimento). Intanto la catastrofe umanitaria che colpisce la popolazione, utilizzata dal regime alla maniera dei bambini impiegati come scudi umani, come da sempre si verifica per esempio nelle guerre mediorientali, dalla Palestina all’Iraq alla Siria, spinge le grandi potenze mondiali, dagli Usa all’Ue, dalla Cina alla Russia, a inviare (giustamente?) aiuti economici e caritatevoli.