L'INTERVISTA/ Guido Di Stefano: “Il futuro è l’innovazione”
L’imprenditore della moda abruzzese scommette sulla filiera made in Italy al 100%
La passione per il cibo e i social network
Un imprenditore insolito, che insegue innovazione e sostenibilità, ma dedica anche tempo alla passione per il buon cibo e i social network. Guido Di Stefano, purosangue abruzzese, punta su una filiera produttiva 100% made in Italy. L’azienda di famiglia, il Maglificio Gran Sasso di Sant'Egidio alla Vibrata, produce un milione di capi l'anno.
Guido Di Stefano, cosa c’è alla base della sua idea di imprenditore?
L'entusiasmo ossia il modo in cui si lavora, la voglia di fare bene e soprattutto come ci si relaziona con gli altri. A volte bisogna saperlo trovare e quando non lo si trova, bisogna inventarselo. Fondamentale è l’innovazione, senza dimenticare creatività ed esperienza che sono alla base nel settore della maglieria. La nostra azienda guarda al futuro con l’ingresso di giovani manager e della terza generazione di famiglia.
La sostenibilità è un altro punto essenziale del suo modo di fare impresa.
Per condurre la propria attività in modo sostenibile è necessario trovare soluzioni che permettono di coniugare crescita economica, sviluppo sociale e salvaguardia del patrimonio naturale. L'obiettivo non è più fare business a tutti i costi, ma gestire in modo efficiente e strategico tutte le risorse a disposizione che siano naturali, finanziarie, umane o relazionali. In questo modo si genera valore per l'impresa, ma anche miglioramento dello sviluppo socioeconomico della comunità in cui l'azienda opera. Credo che un imprenditore debba anticipare i tempi e dare il proprio contributo e per fare ciò occorre anzitutto rivedere una serie di valori obsoleti non più applicabili all'attuale situazione.
È uno dei personaggi, insieme a big del mondo dell’economia e della finanza italiane, del libro “Protagonisti/ Come si diventa numeri uno” di Martino Uzzauto. Che effetto fa?
È stato un onore essere inserito in questo volume realizzato in collaborazione con l'Università Bocconi di Milano. Una raccolta di interviste a 40 imprenditori italiani di grande successo tra cui Luca Cordero di Montezemolo, Corrado Passera, Ennio Doris, Daniele Ferrero, Giovanni Rana, Pier Luigi Loro Piana, Alessandro Profumo, e tanti altri: lezioni di vita, di abitudini e di strategie a cui ispirarsi per raggiungere ambiziosi risultati.
Non trascura di esporsi sulla Rete. Perché?
Ho deciso di condividere la mia passione per il buon cibo promuovendo eccellenze alimentari italiane, segnalando negozi e ristoranti che producono prelibatezze. Lo faccio pubblicando divertenti video sui social con generose degustazioni delle golosità più disparate, con una forte risposta da parte dei numerosi followers che mi seguono anche dall'estero.
Il vostro stabilimento di Sant’Egidio alla Vibrata è dislocato su 36.000 mq. Riunisce gli edifici adibiti a produzione, magazzino, amministrazione, showroom e mensa. Ospita oltre 400 dipendenti. Che particolarità ha?
Abbiamo cercato la qualità degli spazi di lavoro e la loro apertura al contesto circostante. Il complesso è improntato a un'idea progettuale razionale e minimale dell'architetto Guido Canali, maestro nel governare tipologie costruttive già sperimentate facendole diventare elementi di un linguaggio coerente di grande dignità civile
Oltre allo stabilimento di Sant'Egidio alla Vibrata, l'azienda dispone di una tintoria industriale, di un opificio a Roseto degli Abruzzi e di uno spazio espositivo in via Montenapoleone a Milano.
La struttura di Roseto degli Abruzzi nasce dal recupero di una fornace anticamente dedita alla produzione di mattoni fatti a mano, specializzato nella tessitura su telai Cotton. Abbiamo uno spazio espositivo in via Montenapoleone a Milano. “La qualità è sempre di moda" è il motto ispiratore della nuova generazione che coniuga tradizione e innovazione, antiche tecniche artigianali e moderni processi produttivi realizzati esclusivamente in Italia.