Marcello Moresco: "Il piacere della lentezza tra arte e fotografia"

Di Ernesto Vergani

Marcello Moresco

Lo sguardo libero

La vita e il percorso professionale di Marcello Moresco, 58 anni, milanese, artista, fotografo, creatore di contenuti e visual designer, si distinguono per una direzione fuori dagli schemi. Lo abbiamo intervistato per approfondire il suo nuovo progetto: il blog “Diario di bordo online”.

Marcello Moresco, qual è la sua idea di arte e di fotografia?

L’arte e la fotografia sono per me un dialogo tra ciò che vedo e ciò che sento, un incontro tra emozione e riflessione. Sono spazi di espressione in cui il tempo rallenta, permettendo di osservare e vivere i dettagli in modo profondo. Ogni immagine o opera racconta una storia e trasmette valori, invitando chi guarda a soffermarsi e immergersi nella narrazione.

Cosa ispira e definisce il suo lavoro come content creator e visual designer?

La mia ispirazione nasce dal desiderio di creare connessioni autentiche. Mi lascio guidare dal piacere della lentezza, dalla curiosità e dalla voglia di esplorare. Cerco di comunicare in modo coerente e significativo, offrendo uno sguardo che rifugge la superficialità. La mia filosofia si basa sulla narrazione visiva consapevole: non inseguo i trend, ma coltivo un dialogo intimo e duraturo con il pubblico.

Anche il suo nuovo progetto, "Diario di bordo online", è un invito a rallentare.

Viviamo in un’epoca in cui tutto accade velocemente. Siamo sommersi da contenuti consumati senza attenzione, e questo mi ha spinto a creare uno spazio diverso. Il mio blog nasce dal bisogno di raccontare e ascoltare con calma, di restituire alla comunicazione il piacere della profondità. Ho voluto intrecciare la mia passione per l’arte e la fotografia con la voglia di rallentare e riflettere.

Sul blog si trovano temi vari, dai test di attrezzature fotografiche ai reportage. Qual è il filo conduttore che li lega?

La curiosità e la voglia di esplorare. Ogni contenuto riflette le mie esperienze personali e il desiderio di approfondire. Che si tratti di una fotocamera o di una mostra d’arte, tutto nasce dalla volontà di offrire uno sguardo autentico e ispirare chi cerca qualcosa di più significativo rispetto alla fugacità di un post virale.

Come riesce a bilanciare la sua identità creativa con le esigenze di un pubblico abituato a contenuti immediati?

È una sfida costante, ma credo che la chiave sia restare fedeli alla propria visione. Non mi interessa inseguire le mode; preferisco costruire un rapporto autentico con chi mi segue. Chi visita il mio blog sa di trovare contenuti che invitano a riflettere, a soffermarsi sui dettagli e a vivere l’arte con maggiore consapevolezza.

Qual è il messaggio che vuole trasmettere con il suo blog?

Vorrei invitare le persone a riscoprire il piacere di una narrazione più densa e significativa. Comunicare non è solo mostrarsi, ma soprattutto farsi comprendere. Attraverso immagini, parole e tempo condiviso con chi mi legge, voglio creare un dialogo che vada oltre l’immediatezza e lasci un segno.

 

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