Così Putin dissacra la grande madre Russia
La storia è fatta di folli che nascondono la propria volontà di potenza dietro apogei spirituali che sono il loro opposto
La colpa più grave dello zar è di essere responsabile del dolore e della disperazione di centinaia di migliaia di bambini, donne e uomini
In migliaia – coraggiosi – vengono arrestati in questi giorni in Russia per proteste contro la guerra di Vladimir Putin. I giornalisti russi rischiano 15 anni di carcere se utilizzano le parole guerra, invasione e attacco - quello che Mosca sta esattamente facendo in Ucraina –, invece di quelle false imposte dalla versione ufficiale del Cremlino: “operazione difensiva”.
Ciò, oltre a dimostrare che quello russo è un regime illiberale e antidemocratico, riflette il pensiero folle di Putin, che - sostenendo di essere attaccato - ha invaso e vuole conquistare l’Ucraina, uno Stato indipendente dal 1991 e riconosciuto da tutte le organizzazioni internazionale, e che è quindi libero di entrare nell’Unione europea e aderire alla Nato. È come se lo zar indicasse il sole e dicesse: “Quella è la luna”.
Ovviamente, la colpa maggiore di Putin è di essere responsabile delle migliaia di morti e delle centinaia di migliaia di profughi, della distruzione, della disperazione e del dolore indicibili di bambini, donne e uomini e della povertà dei prossimi anni verso cui sta spingendo l’Ucraina.
Ciò in nome di una Russa mitologica che esiste solo nella sua testa. Quello che è spirituale, e quindi più grande e di rango superiore, sopravvive oltre la contingenza - a maggior ragione all’autocrate (dittatore?) di Mosca. Per capire, si rifletta sul confronto tra la Grecia odierna del primo ministro Kyriakos Mitsotakis e quella antica di Omero, Socrate e Platone.
La storia insegna che è proprio degli uomini piccoli e mediocri nascondere la loro volontà di potenza e tirannia dietro i più alti apogei e civiltà spirituali, che sono l’opposto di loro. Si pensi a Adolf Hitler. Naturalmente Putin non è antisemita, anzi è amico di Israele - e in questo è espressione della grande madre Russia.