Borgia Group, due fratelli tra Lombardia e Sicilia: quando la ristorazione è un atto d'amore
La storia di impresa dei fratelli Saverio e Vittorio Borgia, originari di Palermo e che tra Lombardia e Sicilia stanno costruendo una solida e dinamica realtà nel campo della ristorazione
Saverio e Vittorio Borgia
Borgia Group, due fratelli tra Lombardia e Sicilia: quando la ristorazione è un atto d'amore
Incarnano l’espressione più tipica di Leonardo Sciascia: “Esiste un modo di essere siciliano riconoscibile e determinato nella storia”, sono Saverio e Vittorio Borgia, due giovani imprenditori palermitani da 12 anni nel mondo della ristorazione che diventano ogni giorno più virtuosi e puntano al mercato estero. Nei giorni dei preparativi per il quattrocentesimo Festino di Santa Rosalia, incontriamo un’esperienza che diventa simbolo di questa tradizione popolare che con orgoglio reclama una rinascita e una speranza. Il Festino, infatti, ha visto un’impennata di visite, pari al 134% in più rispetto alla normalità di questo periodo estivo.
Borgia Group, 12 anni di impresa tra Sicilia e Lombardia che ricorda i Florio
La storia del gruppo Borgia ricorda quella della famiglia Florio, pionieri audaci, imprenditori visionari e mecenati generosi che hanno contribuito a modellare il volto della Sicilia moderna. Un bilancio, quello del Borgia Group, che sfiora i 12 milioni di euro, 215 dipendenti, tutti assunti con regolari contratti a tempo indeterminato, 12 locali fra “diretti”, in partnership e in apertura. 12 anni di attività nella ristorazione fra Milano e Palermo e che nei prossimi mesi prevede 4 nuove aperture: due in Lombardia e altrettante in Sicilia.
I Borgia prima generazione d’impresa informale
I Borgia non sono la seconda o terza generazione di ristoratori bensì la prima e lo rivendicano con orgoglio, determinazione e tenacia, grazie a intraprendenza e continua formazione professionale. La loro è una ristorazione “informale” ma con l’utilizzo in cucina di prodotti di altissima qualità, in luoghi centrali delle città, sempre attenti alla qualità della materia prima e all’impatto zero sull’ambiente. "Stiamo per chiudere nuove collaborazioni e siamo pronti ad aprire nuovi locali – spiega Saverio Borgia - Ma il nostro occhio è puntato verso l'estero. Entro il 2026 vorremmo proiettarci su Londra e iniziare ad andare con il Borgia Group fuori dai confini nazionali”.
Saverio Borgia, il ragazzo della porta accanto che diventa un gigante d’impresa
È facile incontrare ed entrare in relazione con Saverio Borgia, 37 anni, laureato al Politecnico di Milano in ingegneria meccanica, premiato nel 2023 da Assolombarda come: “Miglior Futuro Giovane Imprenditore”. È facile perché il suo modo è accogliente e disponibile, capace di mettere a disposizione quello che ha: professionalità, buon cibo, un’idea di imprenditoria ben forte e passione, soprattutto se si tratta di raccontare o visitare la sua Palermo e i suoi locali, di cui è fiero e orgoglioso. Saverio Borgia incarna il fascino della Sicilia normanna e con disarmante naturalezza sa conquistare chi gli sta accanto.
Subito dopo la laurea a Milano ha le idee chiare: non vuole finire a timbrare il cartellino in una azienda del Nord e dopo la nascita del primo Bioesserì a Milano torna a Palermo e si rimbocca le maniche iniziando a costruire il suo futuro. La spalla è sempre quella di suo fratello Vittorio. Insieme investono anima e corpo nelle attività che pian piano iniziano a crescere, a funzionare. E oltre le strutture aumentano le prospettive e le ambizioni.
Camicia di lino stropicciata e bermuda, Saverio ci conduce alla scoperta di Palermo all’interno dei vicoli del centro storico, dedali di un’Italia del Sud che lascia senza respiro per l’incanto. Ci racconta, con voce innamorata, di una città che profuma di vita e di fatica, città delle contraddizioni, quella che arranca nel valorizzare la ricchezza che possiede ma che ha generato figli capaci di amarla ostinatamente.
Appartenenza e orgoglio, rinascita e speranza
“Vivere in Sicilia ma soprattutto fare impresa a Palermo è un atto d’amore – precisa Saverio Borgia - il più grande in assoluto perché non è facile restare. Spesso si costruisce sulle macerie, recuperando ciò che è stato abbandonato e facendolo tornare al suo antico splendore. Ho scelto di vivere in centro, in una casa in affitto, all’interno di uno storico Palazzo che versava in uno stato di completo abbandono, dopo che due giovani imprenditori edili locali lo hanno sapientemente recuperato e fatto tornare a vivere”.
Nelle parole di Saverio torna costantemente l’eco di una Palermo che si sta riscattando grazie alla capacità di una nuova generazione orgogliosa che ha il desiderio di rinascita e speranza. Anche per questo motivo nel cuore di Palermo ed esattamente ai Quattro Canti, Saverio Borgia ha recuperato un locale, che diventerà a breve un Caffè Morettino, che racconta la sua storia, tra affreschi, arredi e antiche mura.
Dove incontrare a Milano questa esperienza d’impresa
I locali già attivi sono Bioesserì e CasaBi, inaugurato nel dicembre 2023 all’interno di City Life. Inoltre, sempre a Milano, c’è la catena di pasticceria Baunilla con all’attivo 4 punti vendita ed un quinto in arrivo a settembre 2024. Da pochi mesi a Milano è partita la collaborazione Uovo di Seppia, con lo chef due Stelle Michelin Pino Cuttaia ed aprirà entro l’anno Saporé, firmato con il Pizzaricercatore Renato Bosco.
Molo Sant’Erasmo e Stazione Lago, raccontare Palermo attraverso l’eccellenza a tavola
Molo Sant’Erasmo e Stazione Lago, sono due realtà e un’unica idea imprenditoriale: un’offerta gastronomica di alta qualità in posti esclusivi, che racconta il territorio attraverso la scelta di prodotti locali selezionati. Mangiare in questi due luoghi è un’esperienza immersiva che avvolge ogni senso. Infatti, anche la ricerca e la selezione dei vini è fatta con precisa cura.
Molo Sant'Erasmo dall'alto
Molo Sant’Erasmo è un porticciolo di pescatori che versava in stato di totale abbandono e nel 2020 è stato restituito alla città. Un progetto che vuole raccontare Palermo. I Borgia qui danno vita alla trattoria di mare, il rifugio dove poter godere di una vista esclusiva. Oggi il porticciolo Sant’Erasmo vive una nuova storia fatta di passione culinaria anche grazie all'Executive Chef, Leonardo Di Piazza, palermitano, classe ’77 e lo chef Salvatore Piccionello.
Stazione Lago a Piana degli albanesi
Stazione Lago, in riva al lago di Piana degli Albanesi, è invece una delle ultime realtà nate. Luogo scelto per tradizione, visto che la famiglia è di origine Arbëreshë e che nasce all’interno della stazione ferroviaria Kumeta, realizzata negli anni Venti ma mai entrata realmente in funzione, poi smantellata e abbandonata dalla Seconda guerra mondiale in poi. Il forno è stato affidato a Giuseppe Sgroi, quarantaseienne palermitano, con esperienze anche all’estero che ha studiato un menu in cui si incontrano tradizione, innovazione ed eccellenza delle materie prime.
Stazione Lago Piana
La selezione degli ingredienti segue il ciclo delle stagioni e l’impasto nasce da un mix di farine bio macinate a pietra (tipo "0", tipo "1" e grano tenero integrale) ed è arricchito da un pre-fermento di biga che garantisce una migliore digeribilità e un prodotto di assoluta qualità. In cucina degna di nota la steakhouse, dove non manca la straordinaria Sashi Choco finlandese. Da quest’anno è stato costruito un orto in cui saranno coltivate piante aromatiche, pomodori e melanzane da utilizzare per i piatti da offrire ai clienti.
La Sashi Choco finlandese
Le aziende vinicole, le nuove generazioni
Nei ristoranti del gruppo Borgia l’attenzione per le risorse locali comprende anche la scelta dei vini. C’è per esempio Baglio di Pianetto, i vini d’altura nati dal sogno familiare del Conte Paolo Marzotto e che oggi continuano con il nipote Grégoire Desforges e le Cantine Brugnano di Partinico, i giovani fratelli Francesco e Giuseppe Brugnano, appartengono ad una nuova generazione, orgogliosa delle proprie radici, fedele al valore di un’unicità da difendere e tutelare.
Palermo Felicissima, fino al 31 luglio 2024
Palermo felicissima non è solo il filo rosso di questa emergente e rampante generazione di giovani imprenditori. Palermo felicissima è, anche, una mostra interattiva e cross-mediale, che propone un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta della Palermo della Belle Époque, visitabile fino al 31 luglio 2024 a Palazzo Bonocore.