Cambiamento climatico e turbolenze negli aerei, con il caldo si "balla" di più

Uno studio rileva che, per i viaggiatori “paurosi”, il futuro non sarà roseo, anzi

di Daniele Rosa
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Cambiamento climatico, responsabile anche dell'aumento delle turbolenze in aereo

Chicchi di grandine grandi come palline da golf, trombe d’aria improvvise, bombe d’acqua, caldo inimmaginabile solo qualche anno fa. Tutto questo deriva, in buona parte, da due semplici parole: cambiamento climatico. Ed adesso questo cambiamento sembra essere pure responsabile di un altro fenomeno che sicuramente, per molti viaggiatori di aereo, non risulterà molto simpatico. L’aumento cioè delle ore di turbolenze in quota. Secondo uno studio dell'Università di Reading nel Regno Unito, la turbolenza dell'aria limpida, più frequente ad alta quota, potrebbe triplicare entro la fine del secolo. I ricercatori hanno inoltre analizzato il traffico aereo sul Nord Atlantico, una delle rotte più trafficate al mondo. Ebbene la durata totale annua delle turbolenze gravi ( leggere, moderate, severe ed estreme) negli ultimi 40 anni è cresciuta del 55%  passando da 17,7 ore nel 1979 a 24,7 nel 2020.

Cambiamento climatico, con le alte temperature in  crescita la turbolenza in volo

Quante volte in volo si comincia a sentire un leggero "ballonzolare" dell'aereo e subito dopo arriva la voce del comandante che dice " stiamo entrando in una area di turbolenza vi preghiamo di tornare ai vostri posti e allacciare le cinture di sicurezza", e poi per qualche minuto si balla un po'.  Questi episodi , pur essendo fastidiosi, difficilmente rappresentano un pericolo per l'incolumità dei passeggeri (che in ogni caso sopportano stress) si sono intensificati negli ultimi decenni. La causa? Ancora una volta si parla di cambiamento climatico. “Dopo la ripresa dei voli, dopo la pandemia-confermano molti piloti-si è notato un aumento delle turbolenze in quota. In piena estate è molto comune avere forti turbolenze, soprattutto dopo le tre del pomeriggio, in contemporanea alle temperature più alte”. Lo studio inoltre sottolinea come nei prossimi anni potrebbe aumentare il numero di voli con turbolenze impreviste con rischi di lesioni ai passeggeri senza cinture di sicurezza.

Cambiamento climatico, gli aerei studiati per sopportare con sicurezza le turbolenze

Certo non incidenti mortali anche perchè è importante dirlo (per tranquillizzare i tanti che hanno paura di volare) gli aerei sono progettati per resistere a condizioni molto critiche e i margini di sicurezza sono sempre di più ampi. Molti professionisti concordano sul fatto che i velivoli attuali ben difficilmente possono subire danni strutturali anche da turbolenze estreme. In ogni caso è pur vero che, oltre a preoccupare i passeggeri, le turbolenze sono motivo di pensieri anche per le compagnie aeree. In questo caso preoccupazioni di tipo economico poiché è stato stimato che, solo negli Stati Uniti, questo trend costa tra i 150 e i 500 milioni di dollari. La turbolenza, fra l’altro, aumenta l’usura del velivolo. Mark Prosser , coautore dello studio, è convinto che i fenomeni di turbolenza diventeranno sempre più frequenti in dipendenza dell’aumento delle temperature.

Cambiamento climatico, la turbolenza è un fenomeno di aria instabile

Ma cosa realmente è la turbolenza? E’ un movimento d'aria instabile provocato dai cambiamenti di velocità e direzione dei venti, come fronti caldi, freddi o tempeste. E’ abbastanza comune tra molti viaggiatori l’idea che la turbolenza sia più frequente in presenza di maltempo ma puo’ succedere anche quando il cielo è sgombro da nuvole e limpido. Sono movimenti d’aria invisibili, in qualche caso, anche ai radar. Nelle rotte in Atlantico, ad esempio, possono accadere. I piloti sfruttano i flussi d’aria forti ed intensi in quota per volare più velocemente con consumi di carburante minori. Ecco perchè volando ai Caraibi ad esempio o a New York il ritorno è sempre più rapido di oltre un’ora. Risparmio di tempo e carburante ma pure qualche rischio di scontrarsi con cambiamenti di vento in orizzontale e verticale che fanno “ballare” l’aereo e il cuore dei viaggiatori. Ma le alte temperature possono influenzare anche due momenti delicati del volo, atterraggio e decollo.

Cambiamento climatico, come risolvere il problema delle turbolenze 

Con il caldo l’aria è meno densa e gli aerei impiegano più tempo a decollare, questo significa necessità di piste più lunghe, più carburante , più inquinamento. Come risolvere il problema? Al momento la soluzione non sembra essere a portata di mano. Ma se le turbolenze aumentassero gli aerei potrebbero utilizzare meno le correnti favorevoli, aumentando il tempo di viaggio, consumo di carburante e inquinamento. Insomma si ballerebbe meno ma si consumerebbe ed inquinerebbe di più. Un circolo, al momento, veramente vizioso.

 

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