Guerra Ucraina, ok dalla Camera all'invio di armi a Kiev: le opposizioni si dividono

Il provvedimento è passato con 192 voti a favore e 41 contrari

di redazione
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Guerra Ucraina, via libera all’invio di armi a Kiev

Con 192 sì e 41 no l'aula della Camera ha approvato in via definitiva il decreto legge recante disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, approvato dal Senato. Il provvedimento proroga fino al 31 dicembre 2025 l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, prevista dal decreto 14 del 25 febbraio 2022, convertito con modificazioni dalla legge 28 del 5 aprile 2022.

L'autorizzazione è concessa "nei termini e con le modalità" stabilite nella normativa. A tal proposito si ricorda che l'articolo 2-bis del decreto legge n. 14 del 2022 ha autorizzato, previo atto di indirizzo delle Camere, la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative ucraine, in deroga alla legge 185 del 1990, legge che individua in via generale alcune fattispecie di divieto ad esportare ed importare i materiali di armamento ed i requisiti indispensabili per poter operare nel settore e fissa dettagliatamente le modalità e le varie fasi dei procedimenti autorizzativi, nonché le misure sanzionatorie in caso di violazione delle norme. L'elenco dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari oggetto della cessione, nonché le modalità di realizzazione della stessa (anche ai fini dello scarico contabile), sono definiti con uno o più decreti del ministro della Difesa, adottati di concerto con i ministri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'Economia e delle finanze.

Baldino (M5S): "Un decreto vuoto che ci chiede di essere complici senza una visone"

"Ci state chiedendo di approvare l'autorizzazione ad un invio di armi per tutto l'anno senza sapere quali armi mandiamo, senza essere informati periodicamente su quanti invii trasmettiamo. Ci state chiedendo di approvare un provvedimento ad invarianza finanziaria, ma sappiamo che non possiamo mandare armi per tutto il 2025 senza spendere neanche un euro. Che cosa stiamo facendo? Sono passati 3 anni dal primo invio di armi e in questi 3 anni la strategia non ha funzionato: la Russia prima controllava il 7% del territorio ucraino ora il 20%; ci sono 500 mila vittime; la Russia può contare su un esercito di 2 milioni e mezzo di uomini contro il milione di uomini dell'esercito ucraino; le sanzioni alla Russia hanno fatto più male a noi che alla Russia stessa. Non avete idea di cosa significhi alzare la testa in Europa rispetto all'alleanza atlantica. Siamo supini, piegati a volontà decise altrove e questo vuoto decreto è solo un alibi all'assenza totale di una visione geopolitica e noi non vogliamo essere complici". Così la deputata M5S Vittoria Baldino intervenendo in Aula.

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