Previsioni errate e tonfo in Borsa: STMicroelectronics sotto attacco legale. Gli investitori intentano una class action

Il colosso italo-francese è finito nel mirino degli statunitensi per aver fornito informazioni fuorvianti sui conti trimestrali e stime al ribasso di circa un miliardo di dollari

di Redazione Economia
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Chip, class action contro STMicroelectronics: "Ha dato indicazioni fuorvianti sui conti"

STMicroelectronics, il colosso italo-francese dei semiconduttori, è al centro di una class action dopo aver rivisto drasticamente le sue previsioni di ricavi per il 2024. Come riportato da Milano Finanza, il 25 luglio, la società ha annunciato una nuova riduzione delle stime, abbassando le previsioni da quasi 17 miliardi di dollari a una forchetta tra 13,2 e 13,7 miliardi. Significa una riduzione di circa un miliardo di dollari nei ricavi operativi rispetto ai 3,8 miliardi realizzati nel 2023.

La notizia ha scatenato immediatamente una reazione negativa sui mercati, cogliendo di sorpresa gli investitori, che hanno visto il titolo crollare di quasi il 14% il giorno stesso dell’annuncio. Oggi, 26 agosto, il titolo di STMicroelectronics è sceso dello 0,3% a Piazza Affari e dello 0,8% a Wall Street. La revisione al ribasso ha quindi portato a una class action da parte di studi legali statunitensi, che accusano l'azienda di aver fornito previsioni finanziarie fuorvianti.

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Secondo Robbins Geller Rudman & Dowd, uno degli studi legali coinvolti nella causa, STMicroelectronics avrebbe mancato di visibilità adeguata per fare previsioni accurate o non sarebbe stata in grado di gestire le sfide. L’accusa è che l'azienda non abbia analizzato correttamente le informazioni a disposizione o non fosse attrezzata per affrontare le difficoltà del mercato.

Nel secondo trimestre del 2024, STMicroelectronics ha riportato un fatturato netto di 3,23 miliardi di dollari, in calo del 25,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e un utile di 353 milioni di dollari, in flessione del 64,8%. Questa contrazione è principalmente attribuita alla diminuzione degli ordini da parte delle case automobilistiche.