Armi all'Ucraina, Meloni incassa ok da Camere. Critiche a Ue su tetto al gas
Armi all'Ucraina, ok all'invio dalle Camere. Pd-Iv votano con maggioranza
Meloni alla Camera: "L'Italia giochi un ruolo da protagonista sulla scena internazionale"
"Più Italia in Europa e non viceversa", nella guerra tra Russia e Ucraina "continueremo a fare la nostra parte", l'Unione sia però unita contro l'invasione russa: è questa la linea del governo Meloni, rimarcata oggi dalla premier alla vigilia del Consiglio europeo, in audizione alla Camera. "Non è stato un caso che il primo viaggio all'estero da presidente del consiglio fosse presso le istituzioni dell'Ue. E' stata una scelta che muoveva dalla convinzione e dalla consapevolezza che alla prova dei fatti non sarebbe stato difficile
Energia: il Consiglio Ue dell'energia si chiude senza accordo su price cap I lavori del Consiglio straordinario Energia si sono chiusi dopo una riunione durata oltre otto ore ma senza raggiungere un accordo sul price cap. "Ci sono stati moderati progressi ma rimane la definizione delle soglie", spiegano fonti diplomatiche. La discussione e' rimandata al Consiglio Energia del 19 dicembre dove, in caso di accordo, saranno approvati anche gli altri regolamenti. |
dimostrare quanto la realtà del governo fosse distante da un certo racconto disfattista e interessato fatto all'estero e la convinzione che l'Italia possa e debba giocare un ruolo da protagonista in Europa avendo come stella polare la difesa dell'interesse nazionale", esordisce così la premier Giorgia Meloni in Aula a Montecitorio per le
Tetto al prezzo del Gas, Pichetto: "Intesa su meccanismo cap, soglia no" "C'è stato un accordo sui meccanismi ed è stato stabilizzato un testo sul meccanismo" del price cap. "Certamente ci sono ancora alcuni punti che vanno definiti e sarà fatto durante la riunione del Consiglio Energia di lunedì prossimo. Il punto principale di discussione è in questo momento la soglia di prezzo". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin al termine del Consiglio Affari Energia. |
comunicazioni che precedono il Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre.
"Noi abbiamo sempre dibattuto, a volte con decisione, veemenza, attorno all'ipotesi che in Italia dovesse esserci più o meno Europa. Quasi mai ci siamo chiesti se in Europa dovesse esserci più o meno Italia. Il nostro obiettivo, piuttosto che più Europa in Italia, è più Italia in Europa, come si conviene a una grande nazione fondatrice", rimarca ancora Meloni. "In Europa non bisogna limitarsi a ratificare le scelte a valle, ma contribuire a determinarle a monte. Indirizzare l'integrazione europea verso un approccio più attento ai cittadini, alle famiglie e alle imprese. E abbiamo tutte le carte in regola per dare un contributo autorevole".
Meloni alla Camera: "Pieno appoggio a Kiev, l'Unione sia unita contro l'invasione russa"
"L'Italia, stato fondatore sia dell'Alleanza Atlantica sia dell'Europa, farà la sua parte: l'Europa deve essere unita contro l'aggressione russa, non abbiamo cambiato idea, le nostre convinzioni non cambiano se siamo al governo o all'opposizione", ricorda la premier. Quello del governo è "un impegno verso la causa ucraina che fino dall'inizio abbiamo sostenuto a 360 gradi, in coerenza con lo sforzo dell'Ue, della Nato e delle nazioni a noi vicine. Il governo ribadisce il pieno appoggio a Kiev in tutte queste dimensioni. Piaccia o no a chi, per certi versi comprensibilmente, vorrebbe voltarsi dall'altra parte, il conflitto in Ucraina ci riguarda tutti, per questo con convinzione e a viso aperto continueremo a impegnarci per ogni sforzo diplomatico utile per la cessazione dell'aggressione russa".
"Lo spazio di manovra per il cessate il fuoco appare oggi assai limitato ma l'Italia appoggerà in ogni caso gli sforzi in proposto. L'Unione europea deve assumere su questo fronte un ruolo più incisivo a beneficio dell'intero continente. Non dobbiamo consentire che Putin utilizzi la carenza di cibo come arma contro l'Europa, come già sta facendo con il gas e il petrolio". Per "perseguire l'obiettivo di assistere il popolo ucraino" è necessario "anche l'aiuto militare. Perchè, lo ripeto, al di là della facile propaganda, le condizioni possibili per far cessare le ostilità sono due: che uno si arrenda- ma se fosse l'Ucraina non sarebbe pace, ma invasione-, oppure che tra le forze in campo ci sia un sostanziale equilibrio, uno stallo", che costringerebbe "chi ha mosso l'invasione a desistere e venire a piu' miti consigli".
Ucraina, ok Camere a invio armi: "sostenere anche diplomazia"
Si' a un nuovo invio di mezzi ed equipaggiamenti militari all'Ucraina, proseguendo e intensificando l'azione diplomatica per arrivare a una pace "giusta e sostenibile nel rispetto delle norme di diritto internazionale, della sovranita' e della integrita' territoriale". Il Senato - e in serata e' atteso il bis di Montecitorio - ha approvato la risoluzione della maggioranza (e anche quelle presentate dal Partito democratico e da Azione-Italia viva) alle comunicazioni del ministro della Difesa sul decreto varato dal governo per la proroga dell'autorizzazione all'invio di armi a Kiev, da mesi impegnata nel contrasto dell'invasione scatenata dalla Russia.
"Tutti siamo per la pace", ha detto al Senato Guido Crosetto ricordando che Palazzo Chigi "non ha fatto alcuna scelta, se non quella di ribadire la linea adottata dai precedenti governi" e sottolineando che ad oggi "l'intransigenza di Mosca non lascia intravedere spazi per intraprendere un negoziato", che a suo giudizio in futuro potrebbe essere svolto dall'Unione europea. L'Italia, ha aggiunto, "sta contribuendo in maniera significativa alla resistenza dell'Ucraina" in un costante dialogo con le autorita' del Paese. Il ministro, che ha annunciato che anche l'eventuale sesto pacchetto di aiuti sara' secretato come i precedenti, ha poi auspicato la fine dell'invio degli aiuti militari "quando ci sara' un tavolo di pace", che e' il solo "l'obiettivo del governo" e ha risposto alle polemiche sulla "presunta postura guerrafondaia del governo", definendole come un'azione "creata ad arte per costruire un racconto che voleva rappresentare un governo intento a mandare armi all'insaputa del Parlamento, come se fosse possibile".
Al Senato prima - e alla Camera poi, come gia' avvenuto in mattinata sulle risoluzioni sulle comunicazioni di Meloni in vista del Consiglio Ue del 15 e 16 dicembre, con l'astensione della maggioranza sulle risoluzioni di Pd e Terzo polo, previa eliminazione dai testi di alcuni impegni e astensione delle due forze di opposizione sulla risoluzione delle forse che sostengono l'esecutivo - si e' trovata un'intesa tra i gruppi di maggioranza e parte dell'opposizione, con uno 'scambio di voti' a sostegno delle rispettive risoluzioni. Un accordo frutto di una mediazione per sostenere l'azione del governo nei consessi eurpei.
La Lega, con il capogruppo Massimiliano Romeo, ha ribadito la necessita' di lavorare per aprire un percorso per arrivare alla fine del conflitto. "Non otterremo la pace deponendo le armi o continuando a inviare armi senza riserve. La verita' sta nel mezzo: sostegno all'Ucraina in tutte le sue forme ma parallelamente serve aprire un canale di diplomazia serio e credibile che porti al piu' presto a far si' che le parti comincino a parlarsi seriamente", "anche con l'aiuto della diplomazia vaticana", ha spiegato. Anche il Partito democratico ha chiesto di proseguire con gli aiuti al popolo ucraino, "con l'impegno - ha detto alla Camera Enrico Letta rivolgendosi alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni - di arrivare a una conferenza di pace e che la Russia sia obbligata alla pace".
Duro, invece, il giudizio del Movimento 5 stelle che ha chiesto di bloccare l'invio di armi al Paese aggredito e di intraprendere solo la via diplomatica "per mettere in moto la macchina europea che non si e' mai attivata", ha affermato Giuseppe Conte. "La postura dell'Italia", ha insistito, e' "di totale acquiescenza a Washington in continuita' con il governo Draghi rispetto all'invio di armi". Una posizione che Carlo Calenda ha severamente contestato. "Giuseppe Conte - sono le parole che il leader del Terzo polo ha scritto sui social - rappresenta perfettamente l'immoralita' del qualunquismo italiano. Stessa spregiudicatezza dei decreti sicurezza. Sempre sulla pelle dei piu' deboli". Anche Verdi e Sinistra italiana sono contrarie al proseguimento dell'invio di armi.
Crisi energetica, Meloni alla Camera: "Fondamentale porre un argine alla speculazione"
"Il Consiglio Europeo torna ad occuparsi dell'impatto dei prezzi dell'energia. L'obiettivo è un percorso di sicurezza energetica" su cui "da mesi l'Italia è in prima fila per un tetto dinamico dei prezzi. Per ora la risposta della Commissione europea è insoddisfacente e inattuabile. E' fondamentale porre un argine alla speculazione: la posta in gioco sull'energia è molto alta perché definisce la capacità dell'Europa di difendere le sue famiglie e le sue imprese" evitando di avere "un'Europa a due velocità".
"E' evidente a tutti come un meccanismo di tutele diverse di imprese in paesi diversi provocherebbe una distorsione del mercato unico che comprometterebbe l'intera Europa: ormai è la maggioranza degli stati a chiedere con noi un tetto dinamico al prezzo del gas. Andare in ordine sparso, pensando di salvarsi a scapito degli altri, non solo è un illusione ma tradirebbe un'idea di un Europa diversa da quella decantata di questi anni", ribadisce Meloni. "L'autonomia strategica dell'Ue deve essere interpretata come un'opportunità di rafforzare le proprie capacità di difesa, quale pilastro euorpeo in ambito Nato".
Migranti, Meloni alla Camera: "Serve passare dalla logica della redistribuzione alla difesa dei confini"
Mentre sulla questione migranti, secondo Meloni, "bisogna passare dal dibattito sulla redistribuzione dei migranti a quello sulla difesa comune dei confini esterni dell'Unione europea: serve un quadro di collaborazione basato su flussi legali e un'incisiva azione di prevenzione e contrasto di quelli irregolari, fermando le partenze e lavorando a una gestione europea dei rimpatri". "Con oltre 94mila arrivi l'Italia sta sostenendo l'onere maggiore per la protezione delle frontiere esterne dell'Unione di fronte al traffico degli esseri umani. Non vogliamo fingere che vada bene così. Quando leggo notizie di scontri a fuoco tra forze libiche e trafficanti o di scafisti pronti a gettare persone in mare, credo che continuare ad arricchire cinici questi schiavisti del terzo millennio nulla abbia a che fare con il concetto di solidarietà".