Coronavirus, 7 Regioni vicine all'arancione. Allarme rosso terapie intensive

Lombardia e Lazio rischiano la zona gialla già da settimana prossima. La variante Omicron avanza, 1 contagiato su 4 ha meno di 20 anni

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Coronavirus, mezza Italia tra giallo e arancione. Rianimazioni al collasso

La variante omicron avanza velocemente in Italia. I positivi aumentano ogni giorno e ormai è quasi diventata prevalente, più contagiosa rispetto alla delta, che già a sua volta lo era sei volte in più rispetto al virus tradizionale. Dodici regioni - si legge sul Corriere della Sera - hanno già più del 10 per cento dei letti in terapia intensiva occupati da pazienti Covid. Due, Lazio e Lombardia, potrebbero essere in zona gialla dal 3 gennaio. Nei sette territori già in giallo: Trentino e Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria, Liguria e Marche, il rischio è un passaggio in zona arancione. È il quadro restituito dall’ultimo report completo dell’Istituto superiore di Sanità. Che evidenzia inoltre un’età media sempre più bassa dei contagiati: 39 anni. Un positivo su quattro ha meno di 20 anni.

La malattia - prosegue il Corriere - colpisce però più duramente adulti e anziani non vaccinati: tra gli ultraottantenni il rischio di ricovero in rianimazione è 85 volte maggiore per i non immunizzati, tra i 60-79enni è più alto di 12,8 volte e tra i 40-59enni di oltre sei. "Rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, è scritto nel report dell’Iss: negli immunizzati con ciclo completo da meno di 150 giorni è pari al 92,7%, mentre cala all’82,2% nei vaccinati che hanno completato il ciclo da oltre 150 giorni». Di qui l’importanza di non rinviare la terza dose, come più volte sollecitato dagli esperti. «L’efficacia nel prevenire la diagnosi eicasi di malattia severa sale rispettivamente al 71 e al 94% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva".

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