Coronavirus, Aifa indagata da Corte dei Conti. "Rifiutò le monoclonali gratis"
Si valuta l'ipotesi di danno erariale. Speranza ha dato l'ok solo a marzo, quando il farmaco era ormai a pagamento. A ottobre rifiutate 10.000 dosi a costo zero
Lapresse
Virus, Aifa indagata da Corte dei Conti. "Rifiutò le monoclonali gratis"
L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta. Preoccupa la variante delta, considerata sette volte più contagiosa rispetto al virus tradizionale. Da uno scoop di "Fuori dal coro" su Rete 4 - si legge sulla Verità - è emerso che l'Aifa è indagata dalla Corte dei Conti, l'Agenzia secondo l'accusa avrebbe rifiutato le cure monoclonali gratis ad ottobre, salvo poi dare l'ok per l'acquisto a marzo, quando però per averle era diventato necessario pagarle. Questa scelta, di dire no a 10.000 dosi del farmaco, avrebbe potuto salvare vite umane ed è inoltre sarebbe stato causato un danno erariale.
La decisione - prosegue la Verità - sarebbe stata presa in una riunione del 29 ottobre 2020, parteciparono Gianni Rezza in rappresentanza del ministero della Salute, Giuseppe Ippolito, membro del Cts e il professor Guido Silvestri, virologo della Emory university di Atlanta. Dopo il no a quelle dosi arriva la beffa qualche mese dopo. Il ministro Speranza dà il via libera per l'acquisto, ma a quel punto il farmaco è diventato a pagamento e si sono persi diversi mesi. Ora la Corte dei Conti ha deciso di aprire un'indagine per fare chiarezza sul caso.