Coronavirus, Ricciardi: "Tamponi rapidi un flop, 30% sono falsi negativi"

Il consulente del ministro Speranza lancia l'allarme: "Il test antigenico non è valido, porta un boom di contagi. Vanno riviste le regole per il Green Pass"

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Walter Ricciardi: "Rivedere le regole per ottenere il Green Pass"

Il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, bloccia senza appello i tamponi rapidi per il Coronavirus. Walter Ricciardi sottolinea come "il tampone antigenico - si legge sul Corriere della Sera - presenta un 30% di falsi negativi e dà un falso senso di sicurezza, specie con la variante Delta. Se si entra con un test falso negativo in un luogo dove ci sono persone suscettibili, l’infezione si verifica». Per questo, anticipa il consigliere del ministro della Salute, "con il passare del tempo si dovrà pensare alla correzione del Green Pass". A sollevare i primi dubbi è stata la comunità scientifica. Ma dovrà essere una scelta della politica a cambiare le regole attuali del green pass. A cominciare da quello che gli esperti considerano il «punto debole» il test antigenico.

Oggi - prosegue il Corriere - per ottenere il certificato verde basta sottoporsi a un tampone rapido: se negativo, si è ammessi alla vita sociale e lavorativa per 48 ore. Ma i dubbi sulla validità di quell’esame si addensano ormai da mesi tra gli scienziati. A preoccupare sempre più gli esperti, infatti, è l’impennata di tamponi antigenici che si è scatenata dopo il 15 ottobre, data in cui è diventato obbligatorio il certificato verde per i lavoratori. Nella prima settimana — secondo i dati della Fondazione Gimbe — ne sono stati effettuati ben 2,1 milioni, con un aumento del +78%.

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