Coronavirus, si va verso un capodanno in arancione. "Rapido peggioramento"

Il ministro della Salute Speranza e l'ex direttore dell'Ema Guido Rasi hanno lanciato un chiaro allarme. "Servono soluzioni immediate"

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Coronavirus, la variante Omicron avanza. Tampone anche per i vaccinati

Il governo è preoccupato e non lo nasconde. La variante Omicron del Coronavirus ha ormai invaso l'Europa, i primi dati la indicano come molto più contagiosa rispetto alla delta, che già lo era in maniera significativa nei confronti del virus tradizionale. I dati - si legge sulla Stampa - peggiorano in tutta Italia e l'allarme lanciato ieri dall'ex direttore dell'Ema Guido Rasi è inequivocabile. "Il sospetto - ha detto Rasi a Mezz'ora in più su Rai Tre - è che, dietro l’apparente minore circolazione nel nostro Paese, ci sia la scarsa capillarità nel cercarla. Si raccolgono pochi dati e lentamente. Rischiamo di sapere tardi la portata dell’andamento del virus, ritardando decisioni importanti". E ritrovandoci colorati di arancione: uno scenario possibile, secondo Rasi, perché "sta continuando a salire l’occupazione dei posti letto". Con una prospettiva inquietante: "Se la variante Omicron bucasse completamente il vaccino sarebbe praticamente un altro virus, sarebbe una pandemia B".

Gli fa eco - prosegue la Stampa - Roberto Speranza. Il ministero della Salute, in una circolare inviata alle Regioni, ha raccomandato "la tempestiva attivazione di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare un eventuale incremento, anche sostenuto, della domanda di assistenza sanitaria", legata ai contagi da Covid. Nel documento si rimanda a quanto già disposto per la gestione delle precedenti ondate pandemiche: dalla rimodulazione dell’attività programmata, considerata differibile, al potenziamento dei posti letto ospedalieri. Si rischia quindi un capodanno blindato. Le misure allo studio del governo, che saranno al centro della riunione della cabina di regia convocata per giovedì a Palazzo Chigi, potrebbero entrare in vigore prima della notte di capodanno. E la più discussa è senza dubbio il possibile ritorno dell’obbligo di mostrare il referto di un tampone negativo per partecipare a feste in locali e discoteche.

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