Tamponi ai turisti, Ue vs Italia. Draghi: "Necessario, c'è poco da riflettere"

La vicepresidente Vera Jourova: "Dobbiamo essere tutti allineati, altrimenti il certificato perde di efficacia. Dovranno spiegarci il perchè di questa scelta"

Coronavirus
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Ue, tamponi ai turisti obbligatori: "L'Italia spieghi il perchè"

L'Ue attacca l'Italia. Non è piaciuta alla Commissione l'iniziativa del ministero della Salute di introdurre il tampone obbligatorio per i turisti che arriveranno nel nostro Paese per le vacanze di Natale. "Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive o rendono le norme più severe, come nel caso dell’Italia e forse del Portogallo», questa scelta «deve essere giustificata sulla base della situazione reale». La vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova, - si legge sul Corriere della Sera - risponde così a una domanda al termine del consiglio Affari generali sull’ipotesi di introduzione del tampone obbligatorio per chi dall’Europa si reca in Italia, anche per gli immunizzati. "Immagino che se ne parlerà al Consiglio europeo" domani, ha aggiunto Jourova, «perché queste decisioni individuali degli Stati minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Ue".

Domani - prosegue il Corriere - i leader Ue discuteranno anche di Covid nel tentativo di mantenere un approccio coordinato. Queste misure devono essere necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica e vanno notificate agli altri Stati membri e alla Commissione al più tardi 48 ore prima. "Quando la Commissione ha proposto il regolamento che ha consentito l’entrata in vigore del certificato, abbiamo voluto mantenere il principio che le persone saranno autorizzate a viaggiare liberamente nel caso in cui abbiano o la vaccinazione o il test negativo o il certificato di guarigione dal Covid», ha spiegato Jourova ricordando che l’introduzione di requisiti aggiuntivi è consentita, "ma spero che ciò non faccia morire il certificato".

Covid: Draghi, ordinanza Speranza? Poco da riflettere

"C'e' poco da riflettere". Il premier Mario Draghi nella replica alla Camera parla dell'ordinanza del ministro Speranza per chi arriva dall'estero dopo le polemiche e la richiesta di spiegazioni da parte delle istituzioni europee. "E' una misura necessaria", osserva il premier ricorando che la variante Omicron si sta diffondendo in Europa e che l'Italia adottera' lo stesso sistema per chi arriva nel Regno Unito. "C'e' Omicron che ha capacita' di contagio nettamente superiore alle altre varianti, da noi i contagi con Omicron sono meno dello 0,2%, in altri Paesi la variante e' molto diffusa, ad esempio in Danimarca, in Regno Unito diffusissima, per cui si e' pensato di attuare la stessa pratica che si usa oggi per i visitatori che provengono dal Regno Unito. Non credo ci sia molto da riflettere su questo", ha osservato il premier. 

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