Covid, "nuovi lockdown dopo l'estate con coprifuoco alle ore 22"
Covid, fa paura la variante Epsilon, "dai primi dati 'buca' i vaccini". Parla il virologo Pregliasco
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"Dopo l'estate ci sarà un colpo di coda del virus, speriamo che i vaccini confermino la loro efficacia". Lo afferma ad Affaritaliani.it il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano e membro del Cts della Lombardia. "Non credo che sia anche sociologicamente sostenibile un nuovo lockdown generalizzato, ma ritengo che saranno necessarie misure restrittive mirate e chirurgiche. Vista la diffusione delle varianti del Covid, penso a lockdown con regole da zona rossa, quindi ad esempio coprifuoco alle ore 22, per territori comunali o per province. La durata potrebbe essere di quindici giorni. Altro punto importante sarà il tracciamento sistematico con l'isolamento e la quarantena per le persone che fanno parte delle catene di contagio. Abbiamo spento l'incendio, ma ci sono ancora tanti focolai e non dobbiamo abbassare la guardia".
Pregliasco poi aggiunge che "nel 2022, quasi sicuramente, tutti noi dovremo fare la terza dose del vaccino, un altro richiamo. Anche se la priorità oggi è quella di chiudere il primo giro con la doppia dose per tutti gli italiani". Attenzione infine alla nuova variante Epsilon, che si sta diffondendo soprattutto in California, ma non solo. "I dati in nostro possesso sono ancora molto parziali, è vero che pare che la variante Epsilon resista agli anticorpi anche dei vaccini a mRna, ma è vero anche che questa valutazione si basa su appena 57 campioni (di cui 9 non vaccinati ma guariti). In Europa per ora c'è in Danimarca (37 casi), Germania (10), Irlanda e Francia (7), Olanda e Spagna (5), Svizzera (4), Norvegia (3), Svezia, Finlandia (2), Belgio (1). In Italia ci sarebbero solo 2 casi. Ma, considerando che dai primissimi dati sembra che possa bucare i vaccini, l'attenzione deve essere molto alta. Comunque ce ne sono tantissime di varianti, oltre alla Epsilon, al di là di quelle più famose", conclude Pregliasco.