Covid, Omicron inizia la lunga ritirata. Un milione di tumori non curati
La pandemia sta scemando ma continua a mietere vittime, in particolare per le mancate diagnosi di altre malattie
Covid, dopo lunga ascesa il tasso di incidenza di casi diminuisce
"Dopo una lunga fase di ascesa, il tasso d'incidenza di casi di Covid-19 nel nostro paese tende leggermente a diminuire e l'incidenza si fissa intorno ai 1.823 casi per 100mila abitanti". Lo ha detto Gianni Rezza, direttore generale prevenzione ministero della Salute, nel video di commento dei dati del monitoraggio settimanale. "Anche l'Rt mostra una tendenza alla diminuzione e siamo intorno allo 0,97 quindi di poco al di sotto dell'unità" ha proseguito. "Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva è rispettivamente al 30,4% e al 16,7%, quindi ancora piuttosto elevato anche se notiamo - ha concluso - una prima leggera flessione nell'occupazione dei posti di terapia intensiva".
Lo certifica anche La Stampa: "Se prima era una tendenza ora è una certezza: la quarta ondata sta scemando. E per arrivare alla quasi normalità potrebbe volerci non troppo tempo, perché dopo oltre tre mesi l’Rt, l’indice di trasmissione del virus, è sceso sotto la quota epidemica di 1. Ossia ogni contagiato ne infetta ora meno di uno".
Covid, la pandemia sta scemando ma intanto un milione di tumori non diagnosticati causa virus
C'è però un problema serio legato alla sanità italiana. Spiega tutto Repubblica: "«Il Covid continua a essere pericoloso» avverte il chirurgo toracico Ugo Pastorino, dell’Istituto Tumori di Milano. «Ma non per i pazienti contagiati, se vaccinati, bensì per chi ha un’altra malattia». Il Covid, si sa, ha dato un colpo di maglio alla cura delle altre patologie: tra il 50% e l’80% di interventi chirurgici in meno, fa sapere la Società italiana di chirurgia. Un milione gli esami saltati per la prevenzione dei tumori, che si sono riflessi nell’11% di diagnosi e nel 18% di operazioni in meno, fa eco l’Aiom, Associazione italiana di oncologia medica. Il suo presidente eletto, Francesco Perrone, direttore delle sperimentazioni cliniche all’Istituto Tumori Pascale di Napoli, riflette: «Non sono ovviamente i tumori a rarefarsi. Sono le buone pratiche di diagnosi e cura precoce ad arretrare. E nei prossimi anni ne pagheremo il prezzo. Peccato perché da tempo vedevamo calare la mortalità»".
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