Covid, superata quota 10mila nuovi casi in Italia. Germania in emergenza
Covid, Italia torna ai livelli di maggio. E' allarme in Europa
Covid, i nuovi casi sono 10.172 a fronte di 537.765 tamponi eseguiti. Si raggiungono i livelli di maggio
Il tasso di positività si attesta all'1,9%, in crescita rispetto all'1,1% di martedì, mentre le vittime di Covid nelle ultime 24 ore sono state 72. Aumentano di 5 unità le terapie intensive, mentre sono 90 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid. I guariti odierni sono 6.406.
L'ultima volta che erano stati superati i 10mila casi risale all'8 maggio, quando si contarono 10.176 contagi. In quella data le vittime furono 224.
Gli attualmente positivi sono oggi 127.085, cioè 3.689 in più. Esattamente un anno fa i nuovi casi erano 34.2828 su 234.834 tamponi, i decessi 753, in terapia intensiva si contavano 58 ricoveri in più per un totale di 3.670 (oggi ce ne sono 486 in tutta Italia). Negli altri reparti il saldo ingressi-uscite era di +430, con 33.504 malati di Covid ricoverati (oggi sono 4.060).
Allarme Covid in Europa, emergenza in Germania: oltre 50mila casi
Corre il Covid-19 in Europa e fa paura. Il numero di morti per coronavirus nel Vecchio Continente e' cresciuto del 5% nell'ultima settimana, l'unica regione al mondo dove c'e' stato un aumento della mortalita'. E anche i contagi stanno aumentando in molti Paesi, in particolare nelle parti centrali e orientali della regione. I governi provano a frenare il picco con vari mezzi, lockdown per i non vaccinati, limitazione dell'accesso a determinati servizi, spinta sull'accelerazione della vaccinazione. In Germania la situazione e' drammatica, a detta della stessa cancelliera Angela Merkel: quasi 53 mila nuovi casi, stando ai dati del Robert Koch Institut, il centro epidemiologico nazionale, con un'incidenza che tocca super 336 infezioni su 100 mila abitanti nei sette giorni. Cresce anche il numero delle vittime (294 i decessi 24 ore, secondo l'Rki), e le terapie intensive negli ospedali tedeschi rischiano di nuovo il sovraffollamento. Anche gli anestesisti hanno lanciato un drammatico appello: il sistema sanitario va in direzione della catastrofe", dicono, chiedendo al ministro alla Sanita' Jens Spahn, "passi efficaci". Per le prossime ore e' fissato il vertice tra la cancelliera e i governatori dei Laender per decidere i prossimi passi. Per la cancelliera e' necessario uno "sforzo di portata nazionale" per procedere rapidamente alla somministrazione delle terze dosi di vaccino. In Austria gli ospedali sono al limite del collasso e la situazione e' sempre piu' drammatica: il governo molto probabilmente nella giornata di venerdi' prendera' ulteriori misure. Su tutto il territorio austriaco dalla mezzanotte di lunedi' scorso vige un lockdown per le persone non vaccinate ma non si esclude un blocco anche per i vaccinati. Oggi e' stato registrato il record assoluto di casi da inizio pandemia, 14.416; in forte aumento anche i pazienti ricoverati sia nei normali reparti, 155 in piu' rispetto a ieri per un totale di 2.723, che in terapia intensiva sono 486. L'industria del turismo austriaco e' favorevole ad un lockdown immediato e pesante per salvare la stagione invernale. In Slovacchia, nel tentativo di domare una situazione "critica" negli ospedali, il governo ha preannunciato una serie di misure che dovrebbero rimanere in vigore per tre settimane: divieto per i non vaccinati di ingresso in tutti i negozi non essenziali, nei centri commerciali, nelle palestre, nelle piscine, negli hotel, agli eventi sportivi; potranno entrare nei loro luoghi di lavoro ma solo con test negativi; e se la situazione non migliora, il governo e' pronto a imporre ulteriori restrizioni. Da sabato e' in vigore un parziale lockdown in Olanda dove, per tre settimane, bar e ristoranti devono chiudere alle 20.00.