Green Pass al datore di lavoro con 48 ore d'anticipo. Si saprà chi è no-vax

Multe agli abusivi da 600 a 1500 euro, vietata ogni forma di smart working per chi non è in regola. Controlli su almeno il 20% delle aziende. Tutte le regole

Coronavirus
Condividi su:

Green Pass al datore di lavoro con 48 h d'anticipo. Si saprà chi è no-vax

Il Coronavirus in Italia continua a far paura. La variante delta, considerata sette volte più contagiosa del virus tradizionale, ha indotto il governo a estendere l'obbligo del Green Pass a tutti i lavoratori, del pubblico e del privato. La misura scatterà da venerdì 15 ottobre, ma è già caos sulle regole per l'entrata in azienda. Massimo 48 ore e non oltre. Tanto l’anticipo di tempo in cui - si legge sul Corriere della Sera - il datore può richiedere ai lavoratori il Green pass per svolgere l’attività lavorativa. Lo prevede il dpcm sulla privacy e sui controlli che ieri ha ottenuto il via dal Garante. La richiesta è possibile «per far fronte a specifiche esigenze di natura organizzativa, come ad esempio quelle derivanti da attività lavorative svolte in base a turnazioni, o connesse all’erogazione di servizi essenziali».

Un conto - prosegue il Corriere - è dichiararsi senza green pass, un altro è «barare» e entrare in azienda o nell’amministrazione pubblica senza il certificato aggirando i controlli. In questo secondo caso, oltre a rimanere a casa in assenza ingiustificata senza stipendio, si deve pagare una sanzione amministrativa che va dal 600 ai 1.500 euro. Oltre a questo vanno messe in conto sanzioni disciplinari. Tra gli esperti di diritto del lavoro non si esclude che nei casi più gravi si possa arrivare anche al licenziamento.