Medici no vax, al lavoro in ospedale anche se sospesi. Blitz dei Nas
Denunciate 281 persone: tra loro anche dottori di famiglia, pediatri e farmacisti
Gli uomini dell'Arma hanno controllato 4.900 posizioni
Medici no vax che continuavano a lavorare. Altri, già sospesi, regolarmente in servizio presso Asl, ospedali, cliniche e studi professionali in piena violazione della normativa. In totale sono 281 (RPT 281), tutti denunciati a piedi libero, quelli scoperti dai carabinieri del Nas al termine di verifiche svolte in tutta Italia e che hanno riguardato 1.609 strutture pubbliche e private. Gli uomini dell'Arma hanno controllato 4.900 posizioni. Da Aosta a Palermo, un piccolo "esercito" di operatori sanitari composto da medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri e fisioterapisti, hanno aggirato la normativa sull'obbligo di immunizzazione.
Dei 281 (RPT 281) individuati, 126 erano già stati sospesi dagli ordini professionali proprio perche' non avevano ricevuto le fiale di vaccino. Nei loro confronti l'accusa è esercizio abusivo della professione sanitaria. Tra i denunciati anche otto medici di famiglia e i pediatri. Il blitz dei carabinieri del Nas ha riguardato anche diverse Asl, in Calabria, Sicilia, Molise e provincia di Bolzano, alle quali e' stato contestato di non aver preso provvedimenti amministrativi e disciplinari nei confronti del personale no vax.
Sotto la lente degli investigatori possibili condotte omissive e di inerzia nel fare rispettare la direttiva che impone l'obbligo. Dal bilancio dei controlli effettuati emerge che in quasi tutte le regioni proseguiva l'attività abusiva. Ad Aosta una psicologa continuava a ricevere i pazienti anche se sospesa dall'albo professionale. A Udine segnalati due farmacisti, a Trento alcuni odontoiatri cosi' come a Torino e Firenze. A Brescia denunciati in 18 operatori, a Bologna nel mirino una pediatria mentre in Abruzzo in 35 sono stati sorpresi in servizio. I carabinieri del Nas di Campobasso hanno deferito all'autorita' giudiziaria 21 dipendenti dell'Asrem, l'azienda sanitaria regionale.
Nel Lazio, a Latina, denunciati medici ed odontoiatri mentre a Lecce sono stati deferiti il titolare dell'istituto ed una fisioterapista. A Cagliari un caso, a Napoli un medico di base. In Sicilia, a Palermo eseguito un provvedimento di sospensione di una farmacia per mancata designazione di un nuovo direttore tecnico, mentre a Catania sono stati denunciati alcuni infermieri.
In merito a quanto accertato dal Nucleo antisofisticazione dell'Arma, il ministro della Salute, Roberto Speranza ha dichiarato che "il personale sanitario e tutti coloro che accedono alle strutture sanitarie sia pubbliche che private devono avere garanzia di trovarsi in ambienti sicuri, dove sono rispettate tutte le misure a contrasto della diffusione della pandemia, a partire dall'obbligo vaccinale per chi esercita una professione sanitaria". Dal canto suo l'Arma annuncia che "l'attività del Nas proseguira' con ulteriori servizi di controllo sull'osservanza delle varie tipologie di green pass ed il rispetto degli obblighi vaccinali, in relazione all'evoluzione della situazione epidemiologica nazionale e locale".