Min Sanità e ISS portati in Tribunale: inattendibili test per tracciare virus
Dopo la Svezia i legali italiani: test PCR inattendibili. La prova. Sani fatti passare per malati. Dovevano evitare le morti di chi era in pericolo ma...
Per trovare il virus Sars-Cov-2 si usano i test PCR, adottati a livello mondiale da ogni Paese. Ma ricordate di quando a maggio la Svezia ha abolito i test PCR perché li ha considerati inattendibili?
Ogni tampone, il test più affidabile è quello molecolare, viene fatto grazie ai PCR: il campione prelevato viene analizzato attraverso metodi molecolari per l’amplificazione dei geni virali maggiormente espressi durante l’infezione. L’analisi può essere effettuata solo in laboratori altamente specializzati. Ma l'Agenzia nazionale svedese per la Sanità Pubblica ne ha ufficializzato l'abbandono perché il PCR “non è in grado di distinguere tra virus in grado di infettare cellule e virus che sono stati neutralizzati dal sistema immunitario” di ognuno. Quindi lockdown e restrizioni che si decidono sulla base dei numeri dei contagi espressi dai PCR sono totalmente inattendibili, per gli svedesi.
Da diverso tempo l’avvocato italiano Mauro Sandri, insieme ad altri 3 legali, Nino Filippo Moriggia, Maurizio Giordano e Marco Picenni, sta conducendo una battaglia legale sullo stesso tema. Ha presentato un ricorso d’urgenza al Tribunale Civile di Roma contro il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità in cui chiede di inibire a tutte e due le istituzioni italiane l’uso di questo strumento per confermare i casi di contagiati e di conseguenza tutte le misure improprie utilizzate per contrastare la pandemia.
Nel ricorso l’avvocato Sandri e gli altri legali, per pervenire ad un calcolo corretto dei casi di persone contagiate, citano uno studio pubblicato su PubMed e sulla rivista Clinical Infectious Diseases della Oxford Academic, “Correlation Between 3790 Quantitative Polymerase Chain Reaction–Positives Samples and Positive Cell Cultures, Including 1941 Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2 Isolates", dove si spiega come l’amplificazione attendibile per trovare il virus Sars-Cov-2 sia quella che si posiziona tra le 20 e le 30 replicazioni, cioè 20/30 cicli. “Il virus non viene rilevato in coltura al di sopra di questo valore (25)”, scrive lo studio al centro del dibattito anche in Francia. Anche perché ad ogni ciclo si raddoppia la quantità di Dna. Quindi più cicli si effettuano minore è l'affidabilità della PCR ovvero la probabilità che quanto rilevato dalla macchina sia effettivamente il virus ricercato.
Avvocato Mauro Sandri
“Tutti i test scelti dall’ISS con l’uso della PCR ai fini della determinazione di ‘caso confermato’ sono tarati ed effettuati da un minimo di 35 ad ancora più cicli, 41, come provato dall’elenco dei tamponi utilizzati dall’ISS e sono totalmente inattendibili”, racconta l’avvocato Sandri ad Affaritaliani.it
Ah… l’attendibilità scientifica quindi è?
Nessuna. I laboratori autorizzati sviluppano cicli da 35 e 41. Con questo metodo il virus lo troviamo ovunque
Vediamo se ho capito. Le faccio un esempio per capire. Più amplifico e più trovo, ma non vuol dire che la parte infinitesima che trovo crei un problema di qualche tipo. Bevo dell’acqua da un pozzo o da un rubinetto. L’acqua è limpida. Amplifico la ricerca nell’acqua in modo esasperato. Potrei trovare tracce di cocaina o di arsenico perché ho esagerato tantissimo l’amplificazione, l’ingrandimento di ciò che cerco, perché queste sostanze sono ovunque. Mi viene in mente questo esempio a fronte di quando si leggono quegli studi che raccontano l’aumento della cocaina nei fiumi delle grandi città. Ho capito bene?
Si, proprio così. Esempio azzeccato
Ma le persone dicono “però ci sono i morti…”. Come la mettiamo con i morti da Covid 19?
I morti da attribuire al Covid sono tutti da vedere e verificare. Nessuno dal punto di vista scientifico attribuisce a loro il titolo di morti solo di Covid. Nel momento in cui vediamo la mortalità da virus dobbiamo capire se il nesso di causalità esiste. È il virus che determina la morte o sono altri fattori? Perché per i vaccini viene utilizzato un altro criterio. Per le persone che sono morte dopo essersi vaccinate si sostiene che la colpa non sia del vaccino ma delle altre patologie. Com'è che questo criterio non vale per chi è stato colpito dal virus?
Giusta considerazione. Quindi è tutto sballato e ci stiamo muovendo in un sistema inattendibile?
Si e l’OMS ha dettato un protocollo specifico per gli asintomatici, dicendo che non è possibile considerare positivo al Covid chi ha solo fatto la PCR. L’OMS dice, a tutti gli Stati che devono rispettare il suo protocollo, ‘non potete considerare positivo chi ha fatto solo la PCR se non in presenza di due ulteriori elementi: l'evidenza clinica e quindi deve esserci un medico che visita il paziente con esami strumentale e qualora questi sia positivo al primo tampone PCR deve essere ripetuto l'esame con altra PCR, per potersi ritenere che sia contagiato. Ma sono dei protocolli che i nostri governanti non rispettano
E per i deceduti come la mettiamo?
Il governo doveva fare una task force per capire come evitare le morti che si collocano sostanzialmente in una fascia d’età superiore ai 75 anni. Invece ha fatto tutt’altro e le persone sono morte lo stesso
Cosa accade il 21 giugno al Tribunale di Roma?
Ci sarà la causa. Io ho prodotto in causa i documenti di riferimento non contestati dall’avvocatura di Stato. Nell’atto giudiziario ho prodotto l'elenco delle case produttrici di tamponi da cui emerge appunto che il Ministero della Sanità sviluppa da 35 a 41 cicli per dimostrare che è fuori legge. L' ECDC (European Center for Disease Control), cioè la massima autorità europea in materia sanitaria mi ha risposto confermando quanto dice la ricerca che cito nel ricorso è corretto. I cicli non devono superiori ai 24 o 25.