Spagna, quinta ondata Covid. Barcellona chiede di rimettere il coprifuoco

Le terapia intensive sono piene, quasi 2 mila i malati gravi ricoverati. Scende l'età media degli ospedalizzati

Coronavirus
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Spagna, quinta ondata è realtà. Barcellona rivuole il coprifuoco

Il Coronavirus in Italia continua a far paura, nonostante la curva dei contagi al momento sembra essersi assestata. La variante delta dilaga in tutto il territorio e preoccupa la pressione sugli ospedali. Ma chi è già stato travolto dalla quinta ondata di Covid è la Spagna, tornata ad una situazione allarmante. La penisola - si legge sul Corriere della Sera - dopo aver alleggerito le misure di sicurezza (per esempio l’obbligo di mascherina anche per strada), e con un evidente ringiovanimento del paziente tipo ricoverato in terapia intensiva: ora ha un’età media di 51 anni (erano 59 nella quarta ondata), qualche patologia pregressa, ma un organismo in grado di superare meglio dei più anziani la fase acuta della malattia, spesso senza dover essere intubato. Gli ultimi dati, aggiornati a venerdì scorso, indicano 1.818 casi gravi attualmente in cura negli ospedali spagnoli: nel 44% dei casi hanno meno di 50 anni. La percentuale di sessantenni è in calo, dal 31% al 25%, ma resta la fascia di età più numerosa, nelle terapie intensive.

A pochi giorni dall’abolizione del coprifuoco, - prosegue il Corriere - in vigore per oltre un mese, il governo catalano insiste dunque con i giudici perché ne sia autorizzato il ripristino a Barcellona e in altri 61 Comuni con più di 20 mila abitanti: tutti a casa fra l’una e le sei del mattino se si supera l’indice dei 125 contagi ogni 100 mila abitanti nell’arco di 7 giorni. La decisione del tribunale superiore regionale è attesa nelle prossime ore. Con poco meno di 47 milioni di abitanti, la Spagna ha accumulato finora 4.770.473 contagi e 83.136 vittime. Il 65,53% della popolazione è protetta dalla vaccinazione completa e il 74,69% ha ricevuto almeno la prima dose.