Tamponi, Rasi (Ex Ema) gela i No Vax. "Ma quali 72 ore, test validi per 8"

Il consulente del commissario Figliuolo: "L'esame gratuito sistematico è uno spreco irragionevole di denaro pubblico"

Coronavirus
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Tamponi, Rasi (Ex Ema) gela i no vax. "Ma quali 72 ore, test validi per 8"

Il Coronavirus in Italia continua a far paura. Preoccupa la variante delta, considerata sette volte più contagiosa del virus tradizionale. Il governo ha deciso così di rendere obbligatorio il Green Pass per tutti i lavoratori del pubblico e del privato. Questa decisione, che scatta da oggi, ha provocato una corsa ai tamponi da parte di chi non è vaccinato. Ma l'ex Ema ed ora consulente del generale Figliuolo gela il popolo dei No Vax. "Alla luce delle conoscenze molecolari - spiega Rasi al Corriere della Sera - e soprattutto delle evidenze pratiche di soggetti risultati negativi la mattina e positivi la sera non sarebbe logico. Non è la scienza che può decidere né la politica ma il virus. Il Sars-CoV-2 ha i suoi tempi. Se io mi contagio, ad un certo punto scatta la replicazione virale. Una singola particella ne può produrre fino a 100.000 in 5 ore".

"Questo significa che - prosegue Rasi al Corriere - una persona negativa all’inizio della giornata può a metà giornata non esserlo più. Il tampone può essere utile per gestire lo svolgimento di un grande evento tenendo conto che dopo questa breve fase di incubazione un individuo può iniziare ad essere infettivo, massimo 5-8 ore. Giusto il certificato verde, giusto sanzionare chi non si adegua. Però sono fiducioso, si possono convincere ancora tante persone. La variante Delta ha tempi di incubazione circa dimezzati, circa 2-4 giorni anziché 5-7, e velocità di replicazione molto più rapida. Come unico vantaggio questo ha consentito di ridurre la durata della quarantena. Senz’altro così un numero maggiore di soggetti potrà contaminare individui in situazioni nelle quali si sentono invece protetti. Faciliterebbe la circolazione virale. Difficile quantificare di quanto".