Covid, terza dose per tutti, Cartabellotta e Abrignani: "Necessaria"
Per il presidente della Fondazione Gimbe giusto partire da fragili e personale sanitario, ma i numeri danno ragione a Israele
Vaccino, terza dose a oltre 6mila italiani. Al via il richiamo per i fragili. Cartabellotta (Gimbe): "Terza dose per tutti"
Dopo i fragili a giorni dovrebbe arrivare il via libera del Cts per gli operatori sanitari, le Rsa e gli over 80. Un'operazione avviata dal commissario all'emergenza Covid Figliuolo a protezione delle categorie più vulnerabili e che nei prossimi mesi pare coinvolgerà anche il resto della popolazione. Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, lo spiega in un intervista al Quotidiano Nazionale. "I dati sulle terze dosi che provengono da Israele, dove tutti gli over 60 vengono convocati, sono incoraggianti. Dobbiamo affidarci alle evidenze. I ricercatori hanno dimostrato che la terza dose Pfizer innalza al 95% l’efficacia del vaccino tra i soggetti che hanno ricevuto il richiamo“. “È ragionevolmente certo che la durata della protezione sia limitata, nel senso che cala nel tempo, più o meno rapidamente ma inevitabilmente – aggiunge – le varianti renderanno necessario procedere con nuove somministrazioni ogni anno“. "Gli over 50 non vaccinati rischiano di rappresentare il tallone d’Achille. La terza dose si rivelerà comunque necessaria per tutti. Stiamo parlando di una profilassi simile a quella per l’influenza, prima o poi – ha concluso – occorrerà ripeterla e aggiornarla periodicamente“.
Abrignani (Cts): "Con la terza dose la protezione torna al 90%"
Anche l'immunologo dell'Università Statale di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), Sergio Abrignani, intervistato dal CorSera, interviene sul tema terza dose. Due dosi di vaccino conferiscono protezione e rispondono anche alla variante Delta, afferma, ma che " si è visto come la maggior parte dei cicli ravvicinati, inducono una risposta immunitaria di breve durata e quindi che la protezione dopo 6-8 mesi si riduce dal 90% al 60". Continua: "Con un terzo richiamo a distanza di sei mesi non solo l'efficacia viene riportata ai livelli iniziali ma speriamo, in analogia con tanti altri vaccini, sia duratura per anni". Quando gli viene chiesto se questo significa che, con certezza, significare evitare una quarta dose, risponde: "Con questo virus nulla è certo, aspettiamo di vedere se e quando si reinfetteranno coloro che ricevono oggi la terza dose. Però l'esperienza con tanti altri vaccini (come quelli per epatite B, meningococco B, poliomielite, haemophilus, tetano, difterite, pneumococco, pertosse) ci fa ben sperare che ulteriori richiami, se necessari, ci interesseranno dopo 5-10 anni".
Rasi (ex Ema): "Terza dose a tutti? Meglio aspettare"
Guido Rasi, consulente scientifico del commissario Figliuolo, frena invece sulla estensione del terzo richiamo a tutta la popolazione. "E' meglio aspettare" dichiara ad Agorà, è "un impegno notevole sotto tutti gli aspetti" ma "probabilmente si arriverà" a farlo. "Purtroppo - aggiunge Rasi - questo virus sembra non ci conceda una immunità permanente e la durata definita dell'immunità non si sa ancora, si parla di 6, 9 e 12 mesi. Negli immunodepressi è già dimostrato che è diminuita", ha spiegato. "Giusto prepararsi e avere la macchina organizzativa pronta, ma aspettiamo perché qualche perplessità o buona notizia potrebbe arrivare, magari qualche classe di etànon ne avrà bisogno", ha aggiunto.
Figliuolo: "Per terza dose Moderna o Pfizer"
Il commissario straordinario all'emergenza, il generale Figliuolo, alla presentazione del MUV MultiVaxVan alla presenza del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: "I vaccini delle terze dosi, così come stabilito dalla comunità scientifica, prevedono l'utilizzo Mrna. Quindi Moderna o Pfizer, ovviamente con le prescrizioni per ciascun vaccino".
Sileri: "Terza dose sarà per tutti, non si sa quando"
“La prospettiva verosimile è una terza dose per tutti ma non si sa quando”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto a “L’aria che tira” su La7. “Verosimilmente gli anticorpi caleranno per tutti. Quando, ce lo dirà la scienza”.