Variante Delta, il caso Gran Bretagna. Poche reinfezioni, aumentano i ricoveri

I positivi negli ultimi 7 giorni sono cresciuti del 67%. Solo chi ha ricevuto le due dosi è al sicuro. Ma i morti sono in diminuzione

Boris Johnson Lapresse
Coronavirus
Condividi su:

Variante Delta, il caso Gran Bretagna. Poche reinfezioni, più ricoveri

Il Coronavirus in Italia continua a far paura, complice anche la varinate delta ormai dilagante e l'incertezza sulla campagna vaccinale, che ha subito un rallentamento dopo le comunicazioni contraddittorie fornite dalle autorità sanitarie sul mix di vaccini e su AstraZeneca. Tutti gli occhi dell'Europa sono rivolti alla Gran Bretagna, dove l'epidemia è riesplosa proprio a causa del ceppo indiano. I dati in Uk - si legge sul Giornale - sono comunque favorevoli e sorprendenti ma il «segreto» è che a oggi ben l’86% della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccino e il 63,8% la seconda. Quindi i contagi presumibilmente si muovono tra chi ha solo la prima dose o ancora non si è vaccinato; anche in quest’ottica va letta la diminuzione dell’età media tra i contagiati: il tasso più alto è tra i 20 e i 29 anni, seguito da quello tra i 10 e i 19 anni.

Eventuali casi di reinfezione da Covid - prosegue il Giornale - sono comunque più lievi, spesso asintomatici e il tasso è basso, secondo l'analisi del Covid-19 Infection Survey. Il numero di ricoveri e di decessi è rimasto contenuto. I morti ieri sono stati, infatti, 15 (122 nell’ultima settimana, ovvero l’1,6% in meno) mentre i pazienti ricoverati 358 (1953 negli ultimi 7 giorni, cioè il 24,2% in più). Quest’ultimo dato desta maggiore preoccupazione, perché la casistica sui decessi è valutata a 28 giorni dal test Covid positivo e a oggi ci sono 1.905 persone ricoverate.