Variante Delta, le misure Ue: dalla quarantena fino al vaccino obbligatorio

Ecco come stanno affrontando Francia, Germania e Inghilterra la diffusione della variante molto più contagiosa delle precedenti

di Andrea Deugeni
Coronavirus
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Mentre in Italia l’effetto variante Delta pone Palazzo Chigi di fronte alla scelta di prorogare lo stato di emergenza in scadenza a fine luglio fino a fine ottobre e l’ordinanza che toglie le mascherine all’aperto ma solo nelle “zone bianche” e, secondo qualcuno, di fronte all’inevitabile ritorno alla Zona Gialla (quattro Regioni indiziate per il declassamento già a partire dalle prossime settimane), anche gli altri principali Paesi europei si stanno attrezzando per affrontare la diffusione della variante molto più contagiosa delle precedenti e che rischia di riportare in Europa una massiccia quarta ondata del Covid.


 

In Francia il presidente Emmanuel Macron ha deciso di far portare il peso di nuove restrizioni a chi non è vaccinato: dal 21 luglio, solo i vaccinati o le persone testate negative potranno entrare nei cinema e nei musei, che accolgono più di 50 persone. E in agosto il pass sanitario diventerà indispensabile anche per entrare nei bar, ristoranti, aerei e treni. Il pugno di ferro dell’Eliseo contro il popolo no vax poi si estende a chiunque sia a contatto con persone fragili: per medici e infermieri negli ospedali ma anche operatori nelle case di cura sarà obbligatorio vaccinarsi entro il 15 settembre.

Inoltre, come in Italia, sono pronte ad essere azionate misure per i viaggiatori che quest’estate provengono o ritornano da zone considerate a rischio, come Spagna o Portogallo. Paesi in cui il governo transalpino ha sconsigliato di sconsigliato di recarsi per le vacanze estive.

In Germania, dove continua a salire il livello d'incidenza dei contagi da covid-19, anche se si mantiene ancora basso, le restrizioni per chi rientra dalla Spagna (comprese Maiorca e le Canarie), sono già attive: il viaggiatore dovrà infatti presentare un tampone negativo oppure la certificazione di una completa vaccinazione per evitare la quarantena. Per chi torna poi da Cipro sarà comunque obbligatoria una quarantena da cinque a dieci giorni.

E’ l’Inghilterra l’unica a tirare dritto sullo stop agli obblighi e a confidare invece nelle raccomandazioni: il premier Boris Johnson infatti ha annunciato in via definiva l’eliminazione di tutte le restrizioni imposte a causa del Covid che scatterà il 19 luglio. Downing Street si attende che la gente continui a indossare le mascherine nei luoghi chiusi e sui mezzi pubblici, anche se non sarà più un obbligo di legge.

Oltre all’obbligo di mascherina al chiuso (all’aperto in Gran Bretagna non era stata mai imposta), da lunedì, spiega il Corriere della Sera, cadrà anche il divieto di riunirsi al chiuso in più di sei persone e verrà meno la regola del distanziamento sociale, il che consetirà a pub, cinema e teatri di tornare a operare a piena capacità.

Riaperte dunque anche le discoteche e torneranno concerti e altri eventi di massa dove però ci sarà la possibilità di chiedere un certificato Covid all’ingresso, meccanismo simile al green pass europeo. E se pure è caduta la raccomandazione a lavorare da casa, il governo auspica un ritorno “graduale” in ufficio. Il governo britannico è consapevole che l'interruzione dei divieti porterà a una nuova rapida salita dei contagi, che già viaggiano oltre i 30 mila al giorno (allo stato attuale 10-20 morti i decessi quotidiani), ma scommette sui vaccini che hanno severamente indebolito il nesso tra contagi, ospedalizzazioni e decessi sul raggiungimento in tempi brevi dell’immunità di gregge.