Virus, Brusaferro: "Discesa contagi si è fermata. La variante delta avanza"
Il presidente dell'Iss e membro del Cts: "Non abbiamo dati per affermare che il ceppo indiano sia meno aggressivo"
Virus, Brusaferro: "Discesa contagi si è fermata. La variante avanza"
L'emergenza Coronavirus in Italia continua, la curva dei contagi ha smesso di decrescere e la variante delta avanza sempre più. La preoccupazione, oltre che al ceppo indiano, è rivolta alla campagna vaccinale che ha subito un forte rallentamento, con oltre 10 mln di cittadini over 60 che ancora non sono totalmente immunizzati. Dati che preoccupano il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro: "Stanno emergendo - spiega Brusaferro al Corriere della Sera - nuove varianti che come abbiamo visto sono capaci di conquistare il campo con grande rapidità. Al momento non abbiamo evidenze sufficienti per affermare che dal punto di vista clinico sia meno aggressiva, perché le infezioni si inseriscono in un contesto di popolazione vaccinata in percentuali elevate. Servono più dati per comprendere il reale impatto clinico del ceppo mutante. Sappiamo però che se siamo immunizzati al completo con doppia dose, la protezione dalla variante è molto alta, specie per quanto riguarda effetti più gravi, ricovero e mortalità".
"Credo che sia importante in ogni fascia d’età - prosegue Brusaferro al Corriere - avere completato il ciclo, ma soprattutto per i fragili sopra i 60 anni. Attualmente su 18 milioni di over 60, 11 milioni hanno ricevuto due dosi (63%) e l’83% almeno una dose. È molto importante che chi ancora non si è fatto vedere ai servizi vaccinali perda l’esitazione. L’incidenza dei casi è ferma a 9 su 100 mila abitanti. L’auspicio è che si possa scendere ancora, ma i dati al momento mostrano che la discesa si è fermata. La scommessa è mantenerci su numeri più bassi possibile che ci garantiscano di poter tracciare i casi positivi".