Virus, Villani: "Mascherine? Azzardo privarsene. Non siamo ancora al sicuro"

Il docente di Igiene della Sapienza: "Grazie a quel dispositivo sono crollate infezioni respiratorie, influenza e morbillo"

(fonte Lapresse)
Coronavirus
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Virus, Villani: "Mascherine? Azzardo privarsene. Non siamo al sicuro"

L'emergenza Coronavirus in Italia continua ma tra meno di una settimana, il 28 giugno, cadrà un obbligo che ci ha accompagnati per un anno e mezzo, lo ha deciso il Cts: "Basta mascherine all'aperto". La decisione tanto attesa è arrivata ieri dopo la riunione degli scienziati. Ma c'è chi su questo provvedimento è scettico, come Paolo Villani, direttore della Sanità pubblica e Malattie infettive alla Sapienza. "Se la popolazione italiana avesse raggiunto un livello alto di immunità - spiega Villani al Corriere della Sera - mi sentirei più tranquillo. Non siamo ancora al sicuro, occorre essere tutti insieme vaccinati con due dosi. In una situazione come l’attuale attenuare l’obbligo della mascherina mi sembra un azzardo".

"Quando sei in fila per prendere un gelato, o per uno spettacolo teatrale oppure per fare il vaccino in un hub. Morale: la mascherina non può e non deve essere dimenticata, dovrebbe continuare ad essere vista come un oggetto da portarsi dietro automaticamente, quando usciamo di casa in quanto non avremo mai la certezza di non imbatterci in un assembramento in cui sarà necessario calzarla. Grazie alla mascherina - prosegue Villani al Corriere - le infezioni respiratorie sono crollate: niente più influenza, scomparso il morbillo, non solo in Italia. Da noi nel 2017 lo hanno avuto 5.397 persone tra adulti e bambini. Nel 2018 i casi sono scesi a 2.681, nel 2019 erano 1.627, nel 2020 sono stati 103, tutti concentrati nel primo trimestre perché poi l’uso della mascherina si è diffuso sempre più e addio morbillo".