Ecco perché si celebra il Mercoledì delle ceneri. Tutto sulla liturgia

La celebrazione di nasce come il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli prima della Pasqua

di redazione costume
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Dopo Martedì grasso si celebra il Mercoledì delle Ceneri, ecco perché e come si celebra la liturgia

Inaugura il cammino spirituale di 40 giorni che porta alla Pasqua: è il Mercoledì delle Ceneri, un giorno che per i credenti è tradizionalmente legato alla pratica del digiuno, dell'elemosina e al divieto di mangiare carne che termina al tramonto del Giovedì Santo. La Quaresima è il periodo di preparazione e purificazione in vista della Pasqua. Nel corso del tempo il Mercoledì delle ceneri è stato chiamato in differenti modi, ma la denominazione originale è quella latina Feria quarta cinerum.
 

Mercoledì delle ceneri, perché si chiama così?

Le origini del Mercoledì delle ceneri sono molto antiche, risalgono all’inizio del cristianesimo, per cui nel corso dei secoli si sono stabilite tradizioni e riti differenti, che hanno però avuto sempre un comun denominatore: la cenere. Il rito romano prevede infatti che durante la messa del mercoledì, dopo il Martedì grasso, che dà inizio alla Quaresima il celebrante sparga sul capo e la fronte dei fedeli presenti un pizzico di cenere. La cenere in questione viene ricavata bruciando i rami di ulivo benedetti durante la Domenica delle Palme dell’anno precedente. In passato, mentre si ponevano le ceneri sulla testa dei fedeli, il celebrante e le persone presenti ripetevano il versetto, tratto da Genesi 3,19: "Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris".

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Mercoledì delle ceneri, ecco perché si pratica il digiuno e l'astinenza dalle carni

Il Mercoledì delle ceneri prevede si digiuni e ci si astenga dal mangiare carne. Nel corso degli anni però ci sono state alcune modifiche e attualmente è previsto che si può consumare un unico pasto, queste indicazioni sono contenute nella Costituzione apostolica "Paenitemini" di papa Paolo VI del 17 febbraio 1966. Inoltre, digiuno e astinenza delle carni sono di precetto anche il Venerdì Santo, mentre per i venerdì del tempo quaresimale che non siano quello Santo va rispettata soltanto l’astinenza delle carni.

La Chiesa esenta dal digiuno tutti coloro la cui salute sarebbe messa a rischio dalla pratica. Sono esentati dal digiuno coloro che soffrono di malattie fisiche e mentali, le donne in gravidanza, in allattamento o coloro che soffrono di malattie croniche come il diabete.

Mercoledì delle ceneri, ecco che cosa vuol dire per la religione cristiana

Il Mercoledì delle ceneri per la religione cristiana indica l’inizio del periodo di penitenza e di privazione che permetteva al fedele di essere assolto dai propri peccati. Le ceneri indicavano un momento di penitenza pubblica e l’inizio di un cammino che sarebbe poi culminato con la Pasqua e la rinascita del fedele e di Gesù. La cenere serviva per ricordare che il corpo è un involucro e che si perderà con il tempo, tornando ad essere polvere. Il fedele in questa occasione doveva riflettere sulla caducità della vita, sul senso che essa ha e soprattutto doveva riflettere sui propri peccati e sulle debolezze della carne.

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