Federica Pellegrini si sposa: tutto pronto a Venezia. Adesso c'è anche la data

La campionessa: "Se avessi continuato con le gare sarei diventata una macchietta di me stessa: il mio orgoglio mi ha permesso di evitarlo"

Costume
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Federica Pellegrini in abito bianco a Venezia per il "sì" a Matteo Giunta

Federica Pellegrini sta per dire il suo fatidico "sì". La campionessa di nuoto ha scelto la magia di Venezia per le nozze con il suo ex allenatore Matteo Giunta. La data non è mai stata confermata ma il matrimonio dell'anno dovrebbe svolgersi il prossimo 27 agosto in chiesa. "All’inizio - spiega la Pellegrini al Corriere della Sera - avevamo pensato di sposarci in spiaggia: le famiglie storcevano il naso, ma insomma è il nostro matrimonio. Però era complicato, così abbiamo scelto Venezia e non poteva che essere in chiesa. Al momento non sono molto agitata: è più facile prepararsi per le nozze che per una gara, sono abituata ad altre pressioni. Avresti voglia di ritornare alla vita di prima, a quegli allenamenti? Mi sono risposta di no. Ho capito che l’elaborazione del lutto del ritiro era finita".

"Ho chiuso il cerchio. Quando smetti di fare la vita che hai fatto per vent’anni - prosegue la Pellegrini al Corriere - ti senti un po’ spaesata, alla mattina ti chiedi “e adesso? Per adesso mi ritengo molto fortunata, forse perché la mia ultima gara è arrivata quando sentivo che il mio corpo non ce la faceva più. Si dice sempre che l’età non è importante ma non è così. Sarei diventata una macchietta di me stessa: il mio orgoglio mi ha aiutato ad evitarlo". Federica affronta anche il tema della maternità. "Difficile dire che mamma potrei essere. Coi cani sono molto brava e mi hanno detto che è un buon test. Anche se devo dire che con quattro cani un pochino la voglia di maternità si è attenuata (ride). Stiamo cercando una casa più grande, con un giardino, se riuscissimo a trovare la soluzione giusta su Verona si accelererebbe anche tutto il resto". Federica svela anche la meta del suo viaggio di nozze: "In America, nei nostri luoghi del cuore. Eravamo abituati a fare un collegiale tutti gli anni. Il giro del mondo per ora lo rimandiamo".