Il Bud Sex, amici maschi che vanno a letto assieme

Si dichiarano eterosessuali e maschi, sono amici e fanno l'amoro tra loro

Di Fabrizio Fratus, sociologo
Costume

Come cambia la società
 

Nella storia dell’uomo il sesso ha avuto e sempre avrà un ruolo fondamentale e importantissimo; capire le dinamiche che attivano i processi relativi al piacere e alla sessualità serve a comprendere la società in cui viviamo.  Oggi vi sono uomini che si dichiarano eterosessuali ma praticano sesso con altri uomini e il nome di questa pratica è Bud Sex. Lo studio a cui si fa riferimento per quanto rigurda il Bud Sex è il Constructing Normative Masculinity among rural straight men that have sex with men condotto dal sociologo Tony Silva della Northwest University dell’Oregon. Lo studio condotto su uomini eterosessuali ha specificato come la selezioe del partner avviene sulla base del livello di mascolinità, stessa etnia e stessa identità sessuale. Tutto è stato confermato dalle interviste a uomini che praticano il Bud Sex: il compagno deve essere della stessa etnia, eterosessuale o al massimo bisessuale in privato.

Lo studio di Tony Silva indica che complicità, amicizia e condivisione di argomenti comuni risultano essere essenziali, come la segretezza della relazione sessuale con la relativa riservatezza. Ma quale sarebbe il profilo di chi è attivo in questa pratica? Uomo bianco, sposato con prole, sui 50 anni. E come si è giunti a questa ricerca e soddisfazione sessuale tra “eterosessuali” tramite rapporti omosessuali? Siamo certi che la pornografia abbia creato i presupposti verso il Bud Sex tramite un percorso di sdoganamento dei rapporti tra uomini. Il dibattito sull’omosessualità è attuale: è una una scelta o qualcosa di differente? Molti studi cercano di capirne le cause. A titolo esemplificativo si pensi a una pubblicazione scientifica, ripresa dal volume amplissimo e aggiornatissimo di Bear et al “Neuroscienze”, che riporta una scoperta genetica di un neuro-scienziato omosessuale, secondo la quale i nuclei dell’area del cervello interessati alla sessualità degli omosessuali e delle donne sarebbero di dimensione decisamente ridotte rispetto a quelli degli uomini eterosessuali (http://acarrara.blogspot.it/p/esiste-davvero-il-cervello-gay.html).



La questione degli omosessuali diviene, secondo tale analisi, un’alterazione a livello cerebrale, una situazione promotrice di nuove ipotese da indagare e analizzare. Come contribuisce, allora, la pornografia all’omosessualità? A livello di studi e di analisi scientifiche il porno è equiparabile a una droga capace di creare dipendenza, alterando, quindi, il comportamento della persona, che sviluppa un desiderio morboso ed esagerato di piacere per mezzo di sostanze o comportamenti di condizionamento patologico. La dipendenza da pornografia conduce a una continuata richiesta di stimoli e lo stimolo, a sua volta, deve essere sempre maggiore. Ciò premesso, occorre ricordare che i siti pornografici sono divisi per categorie.

Ogni utente, quindi, ha la possibilità di scegliere quanto più lo attrae e lo eccita. Tuttavia, con il passare del tempo e dell’utilizzo di pornografia si attivano necessità differenti, da una parte la richiesta del cervello di qualcosa di più forte e dall’altra la ricerca di video “stimolanti”. La persona, qualunque essa sia, navigherà in diverse categorie, molte lo ecciteranno, ma altre non lo coinvolgeranno per nulla. Il bisogno della così detta trasgressione aumenterà proporzionalmente all’uso dei video pornografici. Più video, più assuefazione. “Dopo i video di una coppia si passerà, quindi, a quelli con tre persone, per poi visionare le orge, arrivando alle sottocategorie di attività sessuali specifiche. A un certo momento, però, le categorie con rapporti eterosessuali non stimoleranno più.

Ecco, allora, che il “drogato” finisce nuovamente sui siti pornografici, in cerca di qualcosa di stimolante che lo possa interessare, il passo successivo sarà quello di finire sulla categoria dei transessuali, soggetti dove uomo e donna si confondono, poiché la linea che separa la sessualità maschile da quella femminile non è ancora ben delineata. L’eccitazione sale, qualcosa di nuovo, di diverso, di strano. Un uomo con il seno assieme a una donna… poi si aggiunge un altro uomo per arrivare a una strana condizione in cui il soggetto si trova in un limbo, è eccitato dalla donna, ma allo stesso tempo la sua erezione si confonde con la visione di rapporti anche tra due maschi. Il passo è stato fatto…. “si passerà poi “…da una visione con un transessuale a quella di due uomini soli e così via e questo accadrà anche a colui che prima di vivere l’esperienza della pornografia era indifferente o refrattario a quanto il mondo gay potesse offrigli, trovandosi, poi, a cercarlo e ad accettarlo.”(tratto da L'Ideologia del godimento, edizioni Il Cerchio). Non abbiamo certezza che anche nel caso del Bud Sex le ragioni vadano ritrovate nella pornografia ma siamo certi che gli uomini di oggi facciano un uso spropositato di pratiche pornografiche che hanno condizionato tutte le nuove pratiche sessuali.

 

 

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