"Wellness, settore saturo: ormai difficile differenziarsi"
L’Italia resta leader a livello europeo per numero di palestre, più di 7.000, il wellness coinvolge ben 25.000 aziende su tutto il territorio
Il mondo del wellness è ripartito alla grande; le palestre hanno riaperto i battenti, la gente ha voglia di allenarsi, tornare in forma, dopo una pandemia passata in casa a mangiare, restando on line in videocall.
Il Covid 19 ha modificato il mondo del fitness, accelerandone la trasformazione.
L’Italia resta leader a livello europeo per numero di palestre, più di 7.000, oltre ai 4.000 centri nei grandi alberghi e il settore coinvolge ben 25.000 aziende su tutto il territorio.
Ma oggi il wellness è cambiato e con lui anche il modo di viverlo.
Presenze dimezzate, continui controlli, ingressi con misurazione della temperatura; la tecnologia, poi, aiuta tanto, per prenotare allenamenti, lezioni, attrezzi, o ripassi da remoto.
Tanta gente che, prima del Covid snobbava il mondo del fitness, oggi si avvicina a questo settore, facendo alzare la percentuale degli iscritti.
Fioriscono, quindi, le attività legate al fitness, ma creare una società ben strutturata e competente non è così facile.
“Il settore è florido, ma anche abbastanza saturo. Saturo non nel senso che non ci sono più clienti da acquisire, ma nel senso che tutte le idee sono state messe in campo sia online che offline quindi è sempre più difficile differenziarsi e posizionarsi in modo evidente”-così si esprime Giacomo Spazzini, CEO e fondatore di GS Loft, il primo ed unico club di consulenza fisico per la trasformazione di corpo e mente. Il concept è innovativo per rendere l'esperienza di ogni cliente unica ed inimitabile. Dimenticatevi le palestre stracolme, perché il nuovo trend è quello di personalizzare secondo un approccio cucito su misura per ogni cliente, soprattutto per chi cerca il lusso anche in palestra.
“Il consiglio che mi sento di dare è di evitare di cadere nel banale con modelli di business già cavalcati e soprattutto dove ci sono già leader di mercato che detengono, nella testa delle persone, lo scettro del potere indiscusso. Studiare un' idea differenziante è fondamentale per penetrare in un mercato come questo oppure, come la maggior parte delle start up dopo 2 o 5 anni, si rischia di fallire. Serve molto studio prima di decidere come lanciare la propria idea, non bisogna lasciarsi prendere dall'entusiasmo ma ragionare sulla base dei dati e dei numeri. Certo la "carica" di iniziare una nuova avventura imprenditoriale serve sempre, ma importante che sia sempre supportata da ragionamenti concreti”.
Nell’epoca degli influencer e delle modelle che consigliano allenamenti, o piani alimentari, o stili di vita sbagliati ed eccessivi, come ci si orienta?
Sicuramente ci sarà un continuo "affollamento" di servizi online low cost proposti da modelli e modelle o influencer che si rivolgeranno ad un cliente che ancora fatica a comprendere l'importanza di avere dei programmi personalizzati, piuttosto che seguire video proposti da "finti professionisti". Ma come per ogni cosa, diamo tempo al tempo. I risultati sono il vero "termometro". Quando la gente si accorgerà di non ottenere i risultati promessi nelle varie pubblicità sarà più consapevole che la salute ed il benessere non si possono raggiungere con false promesse, ma attraverso il supporto di veri professionisti del settore.
Che consigli possiamo dare ai giovani imprenditori che vogliono dar vita a imprese di successo in questo settore?
In Italia, normalmente, chi apre una palestra è, per esempio, un Personal Trainer appassionato che vuole realizzare il suo sogno. Il problema è che una palestra o un centro fitness sono delle vere e proprie attività imprenditoriali, quindi ci si scontra presto con la realtà. Le spese, i costi , la gestione, il marketing, la comunicazione... tutte aree che prima non si erano trattate e che poi diventano uno scoglio insormontabile sia per mancanza di capacità, sia per mancanza di formazione a riguardo.
La gestione, quindi, amatoriale porta molto presto al fallimento. Non a caso durante la pandemia molti sono falliti per mancanza di processi interni in grado di sostentare l'azienda, chi non ha chiuso, invece, lo ha fatto solo per orgoglio personale, ma ha bruciato completamente la cassa e ha fatto debiti. Solo in pochi hanno tenuto aperto e hanno anche guadagnato.Aprire centri fitness sull'onda dell'entusiasmo porterà sempre più spesso a chiusure nel breve termine.
Serve formazione e studio, come in tutte le cose.E' fondamentale investire molto nella formazione. Spesso, però, i soldi spesi in questo ambito sono quelli che danno più fastidio. Invece è l'investimento migliore che si possa fare per crescere e migliorare.
Come ha influito la pandemia sull'azienda?
La pandemia sull'azienda ha influito positivamente, abbiamo avuto più pressione nel migliorare i processi cosi ci siamo ritrovati semplicemente ad abbreviare i nostri tempi di evoluzione. Certo non è stato facile gestire le tensioni, ma non posso nemmeno dire che siano stati ostacoli insormontabili. Tutto dipende sempre da come si affrontano i problemi. Ci siamo seduti attorno a un tavolo con calma e abbiamo messo in campo azioni molto precise per migliorare la strategia del momento, capendo fin da subito che non avremmo più potuto ragionare a medio lungo termine, ma solo a brevissimo termine. Eravamo in balia, come tutti, dei decreti, ma non ci siamo mai spaventati.
Nel giro di una settimana abbiamo convertito l'azienda in servizi online, abbiamo dialogato con i nostri clienti ogni giorno stando loro vicino, abbiamo costruito nuovi prodotti e servizi per migliorare la customer experience, ed abbiamo cosi incrementato a marzo 2020 il fatturato del 100% rispetto l'anno precedente. La fortuna per noi non esiste, ci sono impegno e metodo per affrontare le situazioni. Abbiamo chiuso il 2020 con un fatturato del + 90% rispetto all'anno precedente-con un bilancio delle diverse società con cui operiamo nel mondo del benessere con quasi 2M di fatturato e un utile del 26%.
Per il 2021, poi, sempre con il network di società di Giacomo Spazzini, vedrà quasi 3M di fatturato e un utile del 26% che, considerata la mole di investimenti in digitalizzazione dei processi, è un ottimo risultato essendo in fase di start up. Per il 2022, infine, abbiamo in programma l'espansione dell’Head Quarter di Desenzano del Garda, con ampliamento degli spazi e servizi con aree esclusive.
Quando avremo finito la creazione delle fondamenta, inizieremo il processo di espansione nazionale ed internazionale posizionandoci in città di pregio. In contemporanea continueremo l'implementazione di nuovi servizi all'interno dei nostri club, rispondendo alle sempre più stringenti esigenze della nostra clientela, continuando ad innovare in termini di "customer experience".