Addio a Richerd Rogers, progettò con Renzo Piano il Centre Pompidou
Pioniere del movimento high-tech, l'architetto italo britannico fu artefice degli uffici di Potsdamer Platz a Berlino e del Three World Trade Center a New York
Addio all'architetto italo-britannico Richard Rogers, aveva 88 anni
Addio all'architetto italo-britannico Richard Rogers, noto per aver progettato il Centro Georges Pompidou a Parigi assieme a Renzo Piano. Il famoso artista aveva 88 anni. La morte, stando a quanto riferisce il figlio di Rogers, sarebbe avvenuta nella serata di ieri. Il premio Pritzker 2007, "è morto in pace", ha detto Matthew Freud, presidente e fondatore dell'agenzia di comunicazione Freuds. Secondo il New York Times, suo figlio Roo Rogers ha confermato la morte, la cui causa non è stata specificata.
Richard Rogers, l'archistar che ridisegnava le città
Il Centre Pompidou non è che uno dei tanti gioielli progettati da Richerd Rogers, archistar morto a Londra all'età di 88 anni. Rogers ha legato al suo nome anche lo skyline di Londra, grazie al "Cheesegrater", la Grattuggia, un grattacielo che ricorda l'arnese da cucina su cui grattuggiare il parmigiano. Un omaggio al suo paese d'origine, verrebbe da pensare. Perchè l'architetto, in barba al suo nome, era italianissimo: nato a Firenze nel 1933, discendeva da una nobile famiglia inglese che si era stabilita in Toscana ben due secoli prima.
Vincitore del prestigioso premio Pritzker nel 2007, Rogers era un membro di spicco della scuola di architettura "High Tech" che comprendeva anche Norman Foster e Renzo Piano. Pionieri di uno stile iper-moderno che metteva in mostra le macchine e la tecnologia, ribaltando i principi estetici per esporre gli elementi funzionali degli edifici. Di qui i tubi di areazione che innervano il Centre Pompidou e le Torri dei Lloyd's, a Londra, o il Millennium Dome, con i suoi tiranti.
Gli inizi non furono facili per Rogers, costretto a fuggire con tutta la sua famiglia dall'Italia fascista a soli cinque ani. Con il padre medico e la madre, una ex alieva di James Joyce, si stabilì a Londra, passando da una comoda casa borghese a un angusto monolocale, con un contatore a monete per attivare il riscaldamento.
E a scuola le cose andavano anche peggio: Rogers era dislessico in un periodo in cui non esisteva una diagnosi per quel disturbo e chi ne soffriva veniva bollato come 'stupido' o, al meglio, 'pigro'. Nel 1951 lascia gli studi e, dopo il servizio miliare nell'esercito, riesce a entrare alla Architectural Association School di Londra, nota per il suo modernismo.
Completa quindi gli studi di architettura a Yale nel 1962 ed è qui che avviene l'incontro della sua vita, quello con Norman Foster. I due tornano in Inghilterra nel 1964 e con fondano, con le rispettive mogli, lo studio di architettura "Team 4".Nel 1968, Rogers incontra Renzo Piano con il quale condivide l'interesse a sviluppare un'architettura flessibile e anti-monumentale.
Nello stesso anno vincono un concorso per progettare una nuova galleria d'arte a Parigi: il Centre Pompidou altrimenti detto "L'officina del gas", "Il Pompidolio", "Notre-Dame dei tubi". Rogers ha portato a termine circa 400 commissioni in una carriera costellata da edifici di grande impatto, capaci di definire gli skyline, caratterizzati da strutture leggere, materiali prefabbricati e uso di tecnologie all'avanguardia.
Ha progettato la Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo, gli uffici di Potsdamer Platz a Berlino, il terminal di un aeroporto a Madrid e il Three World Trade Center a New York.