Omicidio Matteuzzi, Corte d'Assise: "Il movente? Un desiderio di vendetta"

I giudici: "Non tanto un omicidio d'amore, quanto piuttosto uno di onore, sia pure in una malintesa accezione di quest'ultimo"

di Redazione
Giovanni Padovani e Alessandra Matteuzzi 
Cronache

Omicidio Matteuzzi, Corte d'Assise: "Non tanto di un "'omicidio d'amore", quanto piuttosto di un "omicidio d'onore", sia pure in una malintesa accezione di quest'ultimo"

"È improprio attribuire l'omicidio di Alessandra Matteuzzi ad una insana gelosia dell'imputato, la quale, semmai, costituì il movente del delitto di atti persecutori, mentre l'omicidio fu motivato da un irresistibile desiderio di vendetta, uno tra i sentimenti più irragionevoli, eppure imperativi". Lo riporta l'Ansa.

Così la Corte d'Assise di Bologna nel motivare la condanna all'ergastolo per l'ex calciatore Giovanni Padovani, responsabile dell'omicidio aggravato dell'ex compagna. 

Per i giudici si tratta non tanto di un "'omicidio d'amore", quanto piuttosto di un "omicidio d'onore", sia pure in una malintesa accezione di quest'ultimo".

La 56enne è stata uccisa a colpi di martello il 23 agosto 2022 sotto la casa in cui viveva, in via dell'Arcoveggio, a Bologna. 

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