Alessia Grimaldi, la 23enne travolta da un suv: l'ultima telefonata di aiuto
Stava percorrendo l’autostrada Adriatica quando la sua auto è finita contro il guard rail della corsia di sorpasso per poi spegnersi definitivamente
La macchina in panne in piena autostrada, una telefonata al fidanzato per chiedere aiuto. Pochi secondi dopo l'impatto mortale
Era sabato sera, verso le 19, e c’era ancora luce. La vittima Alessia Grimaldi, 23 anni di Castel Maggiore (Bologna), stava percorrendo l’autostrada Adriatica quando la sua auto è finita contro il guard rail della corsia di sorpasso per poi spegnersi nel bel mezzo della careggiata.
Non riuscendo a far ripartire la su Fiat 500 ha telefonato il fidanzato, ma mentre questo le stava spiegando come uscire in sicurezza dall’abitacolo, l’auto di Alessia è stata centrata in pieno da un suv.
Un impatto violentissimo che l'ha sbalzata all'esterno sull'asfalto. Alessia è morta e uccisa.
Sono in corso indagini da parte della polizia stradale, coordinata dalla procura di Bologna che ha aperto un’inchiesta. Potrebbe essere indagato per omicidio stradale il conducente del suv, un pensionato che attualmente è in stato di choc.
"Le informazioni che abbiamo sono ancora frammentarie, il fidanzato di Alessia ci ha raccontato dell’ultima telefonata, abbiamo visto le immagini dei mezzi in tv e sui giornali -fa sapere papà Massimo al Corriere della Sera-. Ho notato come erano ridotte le due auto, distrutte, quella di Alessia finita nel senso di marcia opposto rispetto a quello in cui stava procedendo. Non escludo che possa essere stata tamponata a velocità elevata".
Il fidanzato, Michele, le ha scritto un ultimo saluto sui social: "A te che mi facevi ridere, che mi hai capito e sostenuto. A te che mi hai sempre amato. Non ti dimenticherò mai. Non smetterò mai di amarti. Riposa con gli angeli, piccola mia".