"Alessia Pifferi vuole smettere di mangiare: chiediamo il trasferimento"

La 38enne è stata condannata all'ergastolo per aver lasciato morire la figlia di stenti. Parla il suo avvocato Alessia Pontenani

di Eleonora Perego
Pifferi Condanna
Cronache

Ergastolo Pifferi, l'avvocato Pontenani: "Alessia vuole smettere di mangiare. Chiederemo il trasferimento a Bollate"

Seconda notte da ergastolana per Alessia Pifferi, la donna condannata per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di soli 18 mesi. Giudicata capace di intendere e di volere dalla Corte d'Assise di Milano, la 38enne ha dichiarato, poco dopo la sentenza, di "volersi spegnere" per raggiungere la piccola scomparsa nel 2022. Affaritaliani.it ha parlato con l'avvocato Alessia Pontenani, dall'inizio a fianco dell'imputata, per capire come sta e quali sono i prossimi passi della sua "nuova vita".

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Come sta Alessia Pifferi, dopo due notti in cella?

Stremata, piange disperata. Ma considerando la situazione che va avanti da quando è in carcere, tra cui un clima di aggressione da parte delle altre detenute... sta complessivamente bene.

Ma Alessia Pifferi ha compreso il significato di questa sentenza, ossia che almeno sulla carta passerà il resto della vita in carcere?

Assolutamente no, anche perchè io ho cercato solo di consolarla, dicendo che ricorreremo in appello. Ma penso non abbia capito bene cosa sia successo.

Anche se la sentenza non è definitiva Alessia potrà iniziare un percorso rieducativo?

Credo che allo stato delle cose a San Vittore sia impossibile. Ecco perchè abbiamo chiesto il trasferimento a Bollate. Non ho ancora parlato con Alessia di cosa vuole fare nel concreto, ma non escludo che possa tornare a studiare.

Qual è la cosa che più affligge Alessia Pifferi?

Lei, da quando è stata arrestata, ha sempre detto la verità. Ma non le hanno creduto, neppure quando ha detto di aver subito degli abusi. Anche se non abbiamo potuto dimostrarlo in aula, i disegni che mi ha fatto vedere, e che ho fatto vedere a una persona che conosco, sono la conferma che lei da bambina ha subito degli abusi. E non le hanno creduto neppure sulla malattia del padre, a cui pure era legatissima prima della sua morte.

Valutate un percorso di giustizia riparativa?

La vedo molto remota come possibilità, considerando la posizione della famiglia di Alessia. La sorella, poi, la odia. Ecco perchè ieri sono state molto soddisfatte della sentenza.

Lei ha detto che Pifferi vuole “spegnersi” per ricongiungersi a Diana... Cosa significa?

Marco Garbarini, il nostro consulente della difesa ha detto che c’è una sola cosa che può voler fare Alessia in carcere, ossia smettere di mangiare e di bere. Infatti non è assolutamente vero, come hanno detto, che ha tentato il suicidio: è controllata a vista, non ne avrebbe la possibilità.

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