Alex alterato al rito? Lo sciamano: "La situazione può sfuggire di mano"

Il barman 25enne è stato visto allontanarsi dal rito in stato alterato. Affaritaliani.it ne ha parlato con Thamaak, il primo sciamano di cultura italiana

di Eleonora Perego
Alex Marangon
Cronache

Alex alterato durante il rito? Lo sciamano Thamaak parla con Affari: "Servono esperti. La situazione può sfuggire di mano"

Per ora c’è un’unica certezza attorno alla morte di Alex Marangon, il barman 25enne trovato morto su un isolotto nel Piave. E quella certezza deriva dall’autopsia sul corpo del giovane, secondo cui ad uccidere Alex sono stati dei colpi da corpo contundente, forse un bastone, all'altezza della tempia sinistra, che hanno portato alla sfondamento del cranio, e alla parte sinistra del torace e dell'addome, che hanno sfondato la gabbia toracica. Una morte violenta, lontana dal clima di serenità e meditazione, forse, in cui Alex voleva immergersi la sera prima dell’omicidio, quando ha partecipato a un raduno sciamanico con musica e - probabilmente - l’uso di sostanze allucinogene come l’ayahuasca.

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Tra i testimoni sentiti c’è chi infatti descrive un allontanamento volontario del 25enne in evidente stato di alterazione, circostanza che dovrà essere verificata dagli inquirenti. Mentre gli organizzatori smentiscono categoricamente che l’assassino di Alex possa trovarsi tra coloro che hanno partecipato al raduno: “Siamo in pace e aperti a confrontarci con chiunque”.

Ma come si svolge un rituale sciamanico? Che cosa può aver spinto Alex ad abbandonarlo? E soprattutto, se è vero che sono state utilizzate sostanza allucinogene, quanto possono essere pericolose? Affaritaliani.it ha interpellato Thamaak, il primo sciamano di cultura italiana.

Che idea si è fatto di quanto è accaduto ad Alex?

Che molte persone ricercano il benessere o una cura senza sapere o informarsi prima molto bene su chi, cosa, quando e i risultati eventuali. E che alcune pratiche, specialmente con sostanze, creano uno stato alterato di coscienza, per cui i comportamenti sono assolutamente diversi e a volte inaspettati. Per il resto, davanti a una morte è difficile avere un’idea, ci sono troppe varianti.

Qual è lo scopo di questi riti sciamanici? Alex aveva partecipato a diversi di questi, quindi presumo diventi una sorta di abitudine...

Chi si avvicina al mondo sciamanico è sicuramente alla ricerca di un cambiamento interiore, ma non credo sia un’abitudine perché ogni rituale anche se uguale è sempre diverso. Ci sono molte componenti che cambiano ogni volta, rimanendo la base sempre quella. Farne diversi è una ricerca di prove personali.

Anche al raduno a cui ha partecipato Alex c’era della “musica meditativa”? Che ruolo ha?

La musica in tutti i rituali è fondamentale, perchè è ormai risaputo anche a livello scientifico i benefici che ha. Nei rituali è usata come abbassamento delle tensioni interiori, per continuare il rito in maniera più libera.

Lei conosce Jhonni Benavides? In un video inneggia alle tisane, agli infusi all’ayahuasca come “pianta maestra”. Lei è solito usare questo tipo di erbe durante i riti? Danno effetti allucinogeni?

No non conosco Jhonni, ma conosco l'asyahuasca. E’ una pratica molto potente e chi la pratica in maniera consapevole sono detti “uomini asyahuasca, che usano la sostanza fin da bambini sotto il controllo di maestri. Ma si parla di tribù in cui è tutto sotto controllo. Da noi questa sostanza è come una droga e dà gli stessi effetti per chi non è di quel popolo o tribù. Ecco perchè questi rituali sono molto distanti dal mio mondo sciamano.

Secondo Lei la situazione può sfuggire di mano se non si hanno le competenze opportune nell'usare questa sostanza?

Sì, ci vogliono persone esperte e poi le sostanze si deve sapere da dove vengono, autentiche, e si deve conoscere chi le certifica.

Alex ha lasciato l'abbazia a un certo punto della cerimonia, contrariamente a quanto dovrebbe accadere. Possono esserci reazioni violente da parte di qualcuno di fronte a questa interruzione?

Di solito nei rituali ci sono delle regole per avere un buon risultato, ma uno è libero di uscire quando vuole! O almeno, così dovrebbe accadere in qualsiasi rituale.

E se qualcuno se ne vuole andare come si comporta lo sciamano?

Lo sciamano è un accompagnatore dell'esperienza e ogni reazione dei partecipanti non lo devono disturbare, mantiene la sua direzione fino alla conclusione. I miei rituali, per esempio, sono tutti basati sulle frequenze sonore e il canto. Io canto le energie delle persone e dei luoghi riequilibrando le energie con i miei canti armonici.

Da quello che ha visto/sentito il rituale a chi ha partecipato Alex che tipo di rituale era?

Completamente diverso dai miei rituali, che io chiamo esperienze basate sul suono corpo-mente-anima. Le dico una cosa che pochi sanno: io sono stato vicino a indiani d'America per tre mesi per realizzare un cortometraggio circa 26/27 anni fa (allora facevo il regista televisivo) e questo indiano mi disse che i rituali che loro fanno in Italia non valgono nulla; è solo folclore perché l'energia della terra in cui sei nato e vivi non è la stessa dove si eseguono i rituali. Ecco perchè io sono uno sciamano di cultura italiana.

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