Alex Marangon, "due guaritori l'hanno seguito prima del pestaggio". VIDEO

Gli organizzatori del ritiro nell’abbazia di Vigor, nel Trevigiano, affermano che sono stati Jhonni Benavides e il suo compagno a seguire il giovane barista

Di Redazione Cronache
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Alex Marangon, "due guaritori l'hanno seguito prima del pestaggio". VIDEO

"Si sta molto bene, c'è un bel clima e la gente inizia ad arrivare a fiumi". Parlava così Alex Marangon, il 26enne di Marcon (Venezia) trovato morto sul greto del Piave. Un paio di mesi prima della sua scomparsa il ragazzo aveva rilasciato un'intervista a un'emittente locale in cui parlava della stagione estiva e mostrato in esclusiva dalla trasmissione di Canale 5 "Morning News". "Ci si diverte in compagnia. Ci sono tanti locali che non vedevano l'ora di venire qui al lago, i turisti arriveranno", diceva il ragazzo che lavorava in un bar della zona. E ancora: "Ci aspetta una grande estate".

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Un’estate che si è trasformata in tragedia, con il ragazzo picchiato e ucciso - così dice l’autopsia - dopo un raduno sciamanico a cui Alex ha partecipato la sera della sua scomparsa.

Secondo cinque testimoni, risentiti proprio nei giorni scorsi in Procura, il 25enne nella notte di sabatO si era allontanato dall'abbazia verso il Piave probabilmente sotto gli effetti dell'infuso psichedelico. Due persone che erano al raduno l'avrebbero seguito, prima di desistere e tornare sui propri passi, due "curanderi", curatori sciamanici di cui si sono perse le tracce. Si tratta - riferiscono i quotidiani locali - di due cittadini sudamericani, Johnny Benavides e un altro di cui non è stato reso noto il nome, i quali avrebbero cercato di rincorrere Marangon, in preda probabilmente ad una crisi, all'esterno dell'abbazia, cercando di calmarlo.

I due "curatori" avrebbero però lasciato l'abbazia poco prima dell'alba di domenica 30 giugno, quando sul posto sono giunti i carabinieri, che hanno identificato i partecipanti all'evento sciamanico e avviato le ricerche. Non viene escluso dagli investigatori che l'aggressione violenta possa essere stata messa in atto da più persone disturbate dall'arrivo improvviso di Marangon sul greto del Piave. Quella zona, riferiscono ancora i quotidiani locali, è spesso frequentata da gruppi di giovani in cerca di "sballo" con droghe o alcol.