Allarme alimentare in Italia, dai wurstel ai formaggi: ecco la blacklist

Dal 2020 il Ministero della Salute ha registrato 66 casi e 3 morti. Tutti i consigli pratici per come difendersi dal batterio. Il report

Cronache
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Listeriosi, cresce l'allarme alimentare in Italia: i casi  più diffusi in Lombardia, Piemonte e Emilia  

Cresce l'allarme alimentare in Italia: dal 2020 nel nostro paese sono in aumento i casi di listeriosi. Fonti del ministero della Salute confermano che ad oggi ne sono stati identificati 66 e che tre persone sono decedute. Il primo decesso si è verificato nel 2021, gli altri due a marzo 2022 e a giugno 2022, in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Le persone morte erano immunocompromesse o particolarmente fragili.

All'identificazione si è arrivati perchè i pazienti hanno richiesto l'assistenza medica. Il ministero della Salute, in una nota uscita sul sito, afferma che "resta alta l'attenzione" e spiega che “è stata rilevata una correlazione tra alcuni dei casi clinici e la presenza del ceppo di listeria ST 155 in wurstel a base di carni avicole prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli. La presenza è stata confermata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento". A tutela del consumatore, l'azienda ha ritirato i lotti risultati positivi e anche tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022.

"Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, sottolinea il ministero, è un batterio ubiquitario che può essere presente nel suolo, nell'acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l'uomo è quella alimentare. Bambini e adulti sani possono essere occasionalmente infettati, ma raramente sviluppano una malattia grave a differenza di soggetti debilitati, immunodepressi e nelle donne in gravidanza in cui la malattia è più grave".

Allarme alimentare in Italia, ecco come proteggersi: i consigli del Ministero della Salute 

Per difendersi, il Ministero della Salute invita i consumatori "a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti, nel caso specifico dei wurstel, indicate in modo preciso nell'etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo. L'adozione di semplici regole di igiene nella manipolazione degli alimenti, anche a livello domestico, riduce infatti il rischio di contrarre la malattia".

"In particolare: lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con gli alimenti (utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette); conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all'interno di contenitori chiusi; cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta; non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo); non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta".