Almasri, le tappe del suo viaggio in Europa, fino in Italia
Il generale libico al centro di una vicenda giudiziaria-politica ricca di polemiche, prima dell'arresto a Torino ha girato per tutto il continente
Njeem Osama Almasri
Il generale Njeem Osama Almasri è il protagonista di una vicenda personale e giudiziaria arrivata dentro i palazzi della politica, fino all'indegine che ha coinvolto in prima persona il Presidente del Consiglio ed i ministri Nordio, Piantedosi oltre al sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano.
Il generale Almasri è noto per essere il direttore del carcere di Mittiga, alle porte di Tripoli, luogo dove vengono detenuti centinaia di migranti e dove, secondo le accuse della corte di Giustizia Internazionale dell'Aja, sarebbero morte in maniera misteriosa 34 persone ed un bambino sarebbe stato stuprato. Accuse che hanno portato la corte europea a chiedere l'arresto.
Il viaggio in Europa
Osama Almasri si sposta in maniera libera e facile dal 6 gennaio per 12 giorni in diversi paesi
Il 6 gennaio lascia la Libia a bordo di un volo Tripoli-Londra; si ferma una settimana nella capitale inglese.
Il 13 gennaio in treno raggiunge Bruxelles con alcuni amici; qui noleggia un auto e si sposta poi a Bonn dove vede una partita di calcio
Il 16 gennaio arriva sempre in macchina a Monaco di Baviera; viene fermato da agenti di Polizia per un normale controllo ma viene lasciato andare.
Noleggia il giorno dopo un’altra auto e chiede se può riconsegnarla a Fiumicino. Parte per Torino dove arriva il 18 gennaio ed assiste alla partita Juventus-Milan. Viene fermato dalla Polizia il giorno stesso che lo lascia andare.
Il 19 gennaio viene emesso il mandato di cattura internazionale. Viene fermato in un normale controllo stradale e a questo punto arrestato.
Il 21 gennaio la Corte d’Appello di Roma dispone la scarcerazione e Alamari torna il Libia con un volo di Stato.