Altavilla, figlio costretto a scavarsi la tomba. Ferri roventi per le torture

Emergono dettagli inquietanti svelati dalla 17enne sopravvissuta: "Hanno anche riscaldato l’attizzatoio del camino e gliel’hanno passato addosso"

Di Redazione Cronache
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Strage Altavilla, il racconto della figlia: "Caffè amaro con la siringa per farlo vomitare"

La strage di Altavilla si tinge sempre di più di film dell'orrore. La morte della moglie di Giovanni Barreca e dei due figli è stata tremenda. Le torture sono durate giorni non ore e a raccontare tutto è stata l'altra figlia sopravvissuta, la 17enne costretta a prendere parte a questi "riti per scacciare il demonio". La ragazza entra nel dettaglio. "Mio fratello di cinque anni dice che il demone che ha dentro è venuto in questa famiglia per distruggerci ed ucciderci uno ad uno". La prima a morire è Salamone. Che deve essere liberata dai demoni che la possiedono. Viene torturata a turno da tutti i presenti. "Le passavano l’asciugacapelli bollente in un punto del corpo, la colpivano alla schiena con la padella. Hanno anche riscaldato l’attizzatoio del camino e gliel’hanno passato addosso", racconta la 17enne. "Mio padre guardava, io e Kevin eravamo in piedi e ci scambiavamo sguardi. Mia madre mi ha detto di chiamare i carabinieri ma io non l’ho fatto per paura. Mentre la seviziavano le dicevano che era un demone".

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Poi il rito funebre: "Volevano farla cremare. L’hanno messa su tavole di legno e l’hanno seppellita lì. Insieme a oggetti maledetti come tazze e bomboniere. La buca la scavano Barreca e il figlio Kevin. Poi tocca ad Emmanuel: "Era nero e con il sangue in faccia. Lo torturavano con il phon, gli avevano dato caffè amaro con la siringa per farlo vomitare. Prima l’hanno anche legato sopra il materasso. Loro dicevano di non vedere un bambino di 5 anni ma un demone". Infine tocca proprio a Kevin. "Massimo aveva mal di testa, e sosteneva che fossero dei demoni ad attaccarlo. Si è alzato, è andato da mio fratello e gli ha detto: "Il problema sei tu”. A quel punto è stato picchiato, poi lo hanno legato con una catena piena di ruggine, cavi e fili e lo hanno messo per terra con la testa su un cuscino accanto al camino. Mio padre era con loro e nel mentre bloccava Kevin mentre Sabrina e Massimo lo legavano. Io ho assistito a tutto. Poi me ne stavo andando e hanno iniziato a dire che se facevo così non ero una figlia di Dio".