Amatrice, ucciso dal terremoto "riceve" lettera: "Deve cambiare contatore"

Antonio Graziani è morto 5 anni fa e la sua casa non esiste più, ma il figlio ha ricevuto la richiesta di appuntamento per cambiare contatore

Cronache
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Surreale vicenda raccontata oggi da Il Messaggero. Antonio Graziani, titolare di un'enoteca in piazza Istria, è morto sotto le macerie del terremoto di Amatrice. Eppure, il mese scorso gli è stata indirizzata una lettera che gli chiede di cambiare il contatore. Il Messagero riporta il testo della lettera ricevuta dal figlio Angelo: "Gentile cliente in data 24 agosto 2021 (quinto anniversario del terremoto, ndr) alle 11.54 i nostri tecnici si sono recati presso l'indirizzo della sua fornitura per eseguire la sostituzione del misuratore. Purtroppo non è stato possibile effettuare l'attività, la invitiamo a prendere un appuntamento, contattando il tecnico al seguente numero...".

Ma, appunto, l'uomo è morto e nemmeno la sua casa esiste più. Al suo posto c'è una spianata di pietre in quello che un tempo era il centro di Amatrice. "Mio padre - spiega il figlio - intestatario del contatore dell'unità immobiliare di via Spinosi 14 purtroppo non c'è più da cinque anni, non si è salvato. Era lì in vacanza, nella sua Amatrice", spiega il figlio a Il Messaggero. La famiglia fece a suo tempo la disdetta delle utenze, "anche le bollette di via Spinosi hanno smesso di arrivare". Poi la novità. "Mi chiedono di prendere appuntamento, dicono che i tecnici non hanno trovato nessuno... ma oramai lì c'è un prato, non c'è niente, neanche le macerie. Come si fa a mandare queste lettere senza informarsi di chi stiamo parlando, via Spinosi nemmeno è accessibile".