Archivio di Stato, polemica sul direttore De Pasquale: "Elogiò Rauti"
Scontro sul nuovo direttore dell'Archivio di Stato
"Sosteniamo fortemente l'appello di Paolo Bolognesi, Manlio Milani e Carlo Arnoldi, che chiedono di non nominare Andrea De Pasquale a capo dell'Archivio Centrale dello Stato". Così oggi in una nota diffusa oggi da Libertà e Giustizia. I tre presidenti delle Associazioni delle vittime delle stragi di Bologna, Brescia e Milano, infatti, "si sono rivolti al presidente del consiglio Mario Draghi, che dovrà ratificare la nomina proposta dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, chiedendo di rivedere questo passo". De Pasquale si è "distinto nel novembre del 2020 -ricorda Libertà e Giustizia- in qualità di capo della Biblioteca Nazionale di Roma, in sperticati elogi della figura di Pino Rauti, capo indiscusso del neofascismo italiano".
Per stessa ragione si chiedono le dimissioni del leghista Durigon
Ora la domanda è: "può un dirigente che ha espresso questi orientamenti essere a capo di un Istituto così importante, che dovrà gestire tutta la grande partita della desegretazione delle carte inerenti alle stragi, alla P2 e a Gladio?". "Noi crediamo di no -risponde LeG - Noi rivendichiamo fortemente la necessità di rispettare i principi costituzionali e di respingere atti che inneggiano in qualsiasi forma e modo- al passato Ventennio e ai personaggi che lo hanno caratterizzato. Siamo dunque dalla parte dell'antifascismo, delle vittime del terrorismo, della Costituzione". Per questo -conclude l'Sssociazione- "aspettiamo che il presidente Draghi intervenga anche su un'altra questione sulla quale non si può transigere: le dimissioni del sottosegretario leghista Durigon, che pretende di dedicare un parco -oggi intestato a Falcone e Borsellino- alla memoria di un Mussolini".