Armi Colombia, D'Alema: cinque colpi di pistola all'uomo che trattava con lui

Il riciclatore di denaro sporco per conto dei paramilitari si è salvato. Si aggiunge il sangue a questa oscura vicenda che coinvolge l'ex premier

Di Redazione Cronache
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Armi alla Colombia, si aggiunge un agguato di sangue. Gravemente ferito uno degli imprenditori che trattava con Baffino

Il caso D'Alema e l'inchiesta sulla trattativa per vendere armi alla Colombia si arricchisce di un nuovo triste capitolo. Si macchia anche di sangue questa oscura vicenda che coinvolge l'ex premier. "L'amministratore" del gruppo di lavoro ideato dai broker pugliesi Emanuele Caruso e Francesco Amato - si legge su La Verità - ovvero il team che avrebbe dovuto supportare massimo D'Alema e le aziende partecipate Leonardo e Fincantieri nell'affare miliardario, è stato colpito nelle scorse settimane da cinque colpi di proiettile alla testa e al corpo. L'agguato è avvenuto nella città in cui lui fa l'imprenditore.

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Si tratta di Eder Perneth Caicedo che i giornali colombiani descrivono come testa di legno di uno spietato criminale. Il portale Voxpopuli - prosegue La Verità - collega Caicedo a Edgar Ignacio Fierro Florez, 47 anni, meglio conosciuto come "don Antonio", l'uomo che aveva interloquito direttamente con D'Alema e che è stato condannato a 40 anni di carcere per crimini (omicidi compresi) commessi da comandante delle Autdefensas unidas de Colombia, le famigerate Auc che si sono distinte in operazioni di pulizia etnica e narcotraffico.

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