"Farmaci letali alla moglie", medico indagato anche per la morte della suocera
Gli esami tossicologici sul corpo hanno fatto emergere la verità dopo 2 anni dall'omicidio. Amato non riusciva più a nascondere il rapporto con l'amante
Bologna, in manette ex medico della Virtus: non fu morte naturale
Dopo due anni dalla morte, ecco la verità: non fu un decesso naturale ma omicidio. L'esame tossicologico sul corpo della donna rivela tutto e nei guai finisce uno stimatissimo medico di Bologna: Giampaolo Amato. Trova la moglie a terra e chiama il 118, che però non può che constatarne il decesso. Un copione già visto molte volte: sembrava, o poteva sembrare, - si legge sul Corriere della Sera - una morte naturale. Invece gli esami tossicologici sulla salma rivelano dosi massicce di benzodiazepine e un anestetico ospedaliero, il Sevoflurano, nei polmoni di Isabella Linsalata, 62enne medico bolognese deceduta il 31 ottobre 2021. Sabato, a quasi due anni dai fatti, i carabinieri del nucleo investigativo di Bologna hanno arrestato il marito Giampaolo Amato, specializzato in Oftalmologia e Medicina dello sport, per anni medico della Virtus, una delle due squadre di basket della città.
Il pm - prosegue il Corriere - gli contesta l’omicidio aggravato, il peculato e la detenzione illecita di farmaci psicotropi. Sarebbe stato lui a somministrarli alla moglie (da cui ha due figli, entrambi maggiorenni) a sua insaputa. Un sistema sofisticato per ammazzarla senza lasciare traccia che, scrive il giudice nell’ordinanza di custodia cautelare, solo un medico esperto avrebbe potuto mettere in pratica. Le indagini hanno ricostruito che già negli anni passati la donna aveva accusato malesseri e narcolessia. A spingere Amato all'omicidio sarebbe stata l’impossibilità a gestire una doppia relazione: quella con la moglie con cui, seppure separati in casa, c’era stato un riavvicinamento e con l'amante. Amato è accusato anche della scomparsa della suocera, indagini ancora in corso.
Medico arrestato, il Gip: "Movente sentimentale e economico"
Il movente dell'omicidio di Isabella Linsalata è "di tipo innanzitutto sentimentale, senza tuttavia potersi neppure escludere l'incidenza di spinte di tipo economico". A questa conclusione arriva il Gip Claudio Paris, che ha disposto il carcere per Amato. Il Gip ricostruisce la relazione extraconiugale dell'indagato con una giovane e conclude che è "senz'altro questo inconfessabile desiderio", lasciare la moglie per un'altra, "che lo ha spinto a cagionarne volontariamente la morte".
Il medico arrestato indagato anche per la morte della suocera
Il medico bolognese Giampaolo Amato risulta indagato anche per la morte della suocera, Giulia Tateo, morta 22 giorni prima della figlia. Emerge dall'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Claudio Paris, dove si sottolinea però che gli esiti medico-legali su questo secondo caso di possibile omicidio con somministrazione di farmaci sono da intendersi "come preliminari e necessitanti di indagini di conferma". Le analisi sono "risultate positive a Midazolam ed al suo metabolita", ed è emerso anche il sospetto della presenza di sevoflurano nel prelievo di polmone.