Assistente infermiere, Nursing Up: "Un pasticcio, comparto a serio rischio"
La figura dell'Assistente infermiere, anche definito 'super Oss'', è una novità nel panorama sanitario italiano, dettata dalla cronica carenza di infermieri
Assistente infermiere, la nuova figura non piace al Nursing up
Il sindacato degli infermieri Nursing Up protesta contro l'istituzione dell'Assistente infermiere, un nuovo profilo professionale, prevista da un documento trasmesso dal ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regioni, ai fini dell'acquisizione dei necessari Accordi. Si tratta, spiega il presidente Antonio De Palma, di "un gran pasticcio che "mette a rischio la qualità dell'assistenza, di cui gli infermieri rappresentano le fondamenta, con le loro competenze e le loro elevate responsabilità".
La figura dell'Assistente infermiere, anche definito 'super Oss'', è una novità nel panorama sanitario italiano, dettata dalla cronica carenza di infermieri. Questa figura è definita come un "operatore in possesso della qualifica di Operatore Socio-Sanitario (Oss) che, a seguito di un ulteriore percorso formativo, consegue la qualifica di Assistente infermiere".
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"Ad aprile 2023 - ricorda De Palma - fummo chiamati a relazionare con i tecnici e gli esperti delle Regioni su tale proposta definita come 'nascita di un nuovo operatore di interesse sanitario che collabora con l'infermiere', esprimendo a pieno le nostre perplessità. Quei dubbi che ora si sono trasformati in un perentorio giudizio negativo".
Il pericolo, precisa, è che "in un momento di emergenza legato alla sempre più grave carenza di infermieri, la politica, attraverso la creazione di questa nuova figura stesse per l'ennesima volta venendo meno ai suoi doveri di valorizzazione della professione infermieristica, provando ad aggirare l'ostacolo".
Il decreto che prevede la figura dell'Assistente infermiere va di pari passo a un secondo decreto riguardante la Revisione del profilo dell'operatore socio sanitario, stabilendone anche gli obblighi formativi. Entrambi al vaglio delle Regioni, mirano a standardizzare lo sviluppo e la formazione di queste figure professionali a livello nazionale". Queste novità, conclude il Nursing Up, "possono rappresentare un vantaggio per il sistema" solo se la politica "creerà le premesse per un più inclusivo e qualificante impiego degli infermieri e delle ostetriche, prevedendo una necessaria revisione dei modelli organizzativi".