Auto di lusso cinesi nella Motor Valley emiliana: indagini fiscali
Si indaga sui continui slittamenti rispetto al piano industriale sul promesso colossale stabilimento produttivo di veicoli elettrici
Procura Reggio Emilia apre un fascicolo su Silk Faw
La Guardia di Finanza di Reggio Emilia, su delega della Procura - che aperto un fascicolo esplorativo, al momento contro ignoti - ha avuto l'incarico di indagare sul progetto Silk-Faw, la joint venture sino-americana che dovrebbe costruire a Reggio Emilia un colossale stabilimento produttivo di auto di lusso elettriche, in cui dovrebbero trovare impiego circa un migliaio di lavoratori. L'indagine della Procura avrebbe avuto impulso da un esposto di esponenti prima della Lega e poi di FdI.
A motivare gli accertamenti fiscali, sarebbero soprattutto i continui slittamenti rispetto al piano industriale. Un modus operandi della multinazionale che sta tenendo in sospeso anche la Regione e che ha attirato, in tempi recenti, anche un richiamo all'ordine da parte del presidente, Stefano Bonaccini, che a maggio scorso aveva avvertito: "Silk Faw e i suoi partner dimostrino di saper andare avanti come hanno promesso. Non è ancora tutto al suo posto e noi, per ora, non abbiamo erogato un euro di fondi pubblici". A luglio scorso, i manager della joint venture erano anche stati convocati dall'assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Colla, ma finora non si sono visti sviluppi nella realizzazione del progetto.