Autovelox, introiti usati come cassa da Comuni e Province? Cosa dice la legge

Comuni e Province si riempirebbero di autovelox (con annesso abbassamento del limite di velocità) per fare cassa

di Ezio Pozzati
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Autovelox fabbrica di denaro per Comuni e Province. Introiti usati per far cassa? Ecco cosa dice la legge

Veloxman colpisce ancora! Questo è uno dei tanti titoli che i mass media propongono quasi ogni giorno. Pare che dai social networks sia addirittura partito un plauso per le “gesta” nei confronti degli autovelox, c'è anche chi vede, nell'esaltare questi “abbattimenti”, la possibilità di incorrere nell'apologia di reato; regolato, in questo caso, dall'art. 414 del codice penale che recita: “Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito, per il solo fatto dell'istigazione:

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1) con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti;
2) con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a euro 206, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni".

Bene detto questo c'è un'altra cosa da dire. Perché i comuni e le province si “riempiono” di autovelox, magari abbassando i limiti di velocità (90 km/h) su strade provinciali o su rettilinei (a volte in periferia li troviamo a 30 all'ora)? Nel detto popolare pare si tratti di una forma per fare cassa. Allora cosa ho fatto? Sono andato alla ricerca dell'art. 142 del Codice della Strada, intitolato "Sistemi di rilevazione della velocità". Questo articolo stabilisce che gli autovelox, o sistemi di rilevazione e sanzionamento della velocità, possono essere utilizzati per il controllo e la prevenzione degli eccessi di velocità.

Ed ecco che scatta la domanda rivolta ai Comuni e alle Province e perché no agli elettori: cosa prevede la legge in merito agli incassi provenienti dagli autovelox? La legge italiana ci dice che i proventi derivanti dalle multe con gli autovelox devono essere ripartiti nel seguente modo:
1. Il 50% dei proventi va al Comune o all'ente locale che ha installato l'autovelox per coprire i costi di installazione, gestione e manutenzione del dispositivo.
2. Il restante 50% dei proventi viene destinato alla copertura delle spese connesse alla sicurezza stradale e alla viabilità, come la manutenzione delle strade, la segnaletica, la prevenzione degli incidenti e il miglioramento della sicurezza del traffico.

È importante sottolineare che questi proventi devono essere utilizzati esclusivamente per finalità connesse alla sicurezza stradale e non possono essere utilizzati per finanziare altre spese dell'ente locale. Inoltre, l'utilizzo dei proventi deve essere rendicontato in maniera trasparente e pubblica. E' vero tutto ciò? Ai Revisori dei Conti dei bilanci comunali e provinciali risulta? I Consigli Comunali sono adeguatamente informati in merito? Come cittadino dotato di velocipede e di mezzo a motore vien in mente subito una domanda alla quale non potevo sottrarmi: tutte le attuali buche esistenti nei nostri manti stradali sono così tanto costose da non poter essere gestite o manutentate? A tal proposito ho intenzione di recarmi presso gli uffici comunali della mia città per avere un riscontro in merito. Tutti possiamo farlo! Aggiornamenti appena possibile. Grazie.