Babbo Boschi, testimone in un procedimento per mafia su una turbativa d'asta

L'ex banchiere, noto per il crac della banca Etruria, dovrà riferire sulla compravendita di una fattoria nell'Aretino, tirato in ballo da un imputato

Maria Elena Boschi (Imagoeconomica)
Cronache

Babbo Boschi e la compravendita di una fattoria: sentito dai giudici

Al tribunale di Siena si sta svolgendo un processo che riguarda presunti investimenti della potente cosca Grande Aracri di Cutro nelle province di Siena e di Arezzo. Il procedimento - si legge su La Verità - ha come teste anche un volto noto, si tratta di Pier Luigi Boschi, il padre della ex ministra Maria Elena Boschi e braccio destro di Matteo Renzi, già noto alle cronache per l'inchiesta sul crac della Banca Etruria, procedimento in cui è stato assolto. Al centro di questa nuova vicenda giudiziaria che lo coinvolge, c'è l'acquisto di una tenuta che si trova a Chiusdino in provincia di Siena da parte dell'imprenditore agricolo Francesco Saporito, con l'intermediazione dell'amico Edo Commisso, che si sarebbe concluso anche grazie al pagamento in contanti di 1,5 milioni di euro.

L'acquisizione della fattoria - prosegue La Verità - è passata attraverso un bando dell'Università di Firenze ed è intorno a questa gara che ruotano le nuove dichiarazioni di Saporito, che sostiene di essere stato fregato: "Pier Luigi me l'ha fatta sporca - sostiene Saporito e lo riporta La Verità -. Sapevo che con la vendita del podere dell'Orto aveva incassato qualcosa in nero, ma non pensavo a 250.000 euro". Boschi nel processo di Siena però non figura come imputato ma solo come testimone. Dovrà riferire in aula sui rapporti con Saporito nelle vicende dell'acquisto della società agricola fattoria di Dorna.

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