Baby Gang, capo Anticrimine: "20mila denunce in un anno. Ma arriviamo tardi"

Il report della Polizia: composizione sempre più multietnica. "Se puntiamo solo sulla repressione abbiamo già perso. Si formano e si armano sul web"

Cronache
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Baby Gang, in aumento tutti i crimini. Fenomeno in rapida evoluzione

Due anni di pandemia hanno provocato in Italia un nuovo allarmante fenomeno, in rapida evoluzione e destinato a diventare un problema sempre più serio. Si tratta delle baby gang, un report della Polizia mette i brividi sui numeri in Italia. Solo nell'ultimo anno sono stati 20mila i giovani denunciati. Chiamarla malamovida - si legge su Repubblica - è riduttivo, perché da Milano a Bologna, da Padova ad Ancona, quelle che assediano città metropolitane e piccola provincia sono veri e propri gruppi criminali giovanili, nuove bande multietniche, capaci di aggressioni violente, che spesso si formano sul web e sul web si armano e si radicalizzano su posizioni estremiste.

"In Italia - spiega a Repubblica Francesco Messina, direttore centrale dell'Anticrimine - non abbiamo il fenomeno delle banlieue e non ci arriveremo. Ma se puntiamo tutto sulla repressione arriviamo tardi e abbiamo già perso. Non possiamo né militarizzare le città né mettere il coprifuoco. Qui si tratta di mettere a punto un sistema di rete con tutti gli attori in campo". Le cronache e i dati dei primi due mesi dell’anno confermano un trend di reati minorili in crescita. Sono aumentati del 20%, i reati di lesioni personali, danneggiamento, minacce, omicidio doloso, rapina, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Crescono i traffici di stupefacenti. Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna le Regioni più colpite.

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